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On. Abbate: Il caso della barella rubata pone problematiche da affrontare per la nuova stagione
11 Ago 2025 16:44
Una ragazzina accasciata sulla spiaggia, il 118 in azione, e un gesto inconcepibile: un gruppo di giovani ubriachi sottrae la barella ai soccorritori per usarla come pista da ballo. Un episodio che abbiamo raccontato stamani in un nostro articolo e che ha sollevato non poche domande, oltre a riapre il dibattito su sicurezza, educazione civica e gestione dei servizi di emergenza. Marina di Modica ha vissuto, nella notte appena trascorsa, una delle pagine più tristi e sconcertanti della sua estate. Mentre un’équipe di soccorritori del 118 stava assistendo una ragazzina colta da malore sulla spiaggia, qualcuno ha rubato la barella d’emergenza, trascinandola lontano per farne un improvvisato palcoscenico. E’ l’onorevole Ignazio Abbate a porre alcune domande e a sollevare importanti riflessioni su quanto accaduto: “Un gesto del genere rappresenta una sconfitta per l’intera società. Il fatto che la barella sia stata ritrovata con un gruppo di ragazzini ubriachi che ci ballavano sopra è un segnale preoccupante. Come adulti, non siamo riusciti a inculcare ai nostri giovani valori fondamentali come l’importanza del mutuo soccorso e dell’aiuto al prossimo”.
La barella è stata recuperata solo grazie alla prontezza di tre ragazzi che, al contrario, hanno dimostrato coscienza e senso civico: hanno aiutato la giovane, chiamato i soccorsi e indicato dove fosse finito il prezioso strumento.
Ma l’episodio ha acceso i riflettori anche su un’altra falla: la scorsa notte, infatti, Marina di Modica era sprovvista di ambulanza medicalizzata, dirottata su Pozzallo per un’altra emergenza. Per trasportare la ragazza si è dovuto attendere l’arrivo di un mezzo da Scicli, con un ritardo definito “inaccettabile” da più voci. “È evidente che un servizio come il 118, soprattutto in serate come queste e nella stagione estiva, non può essere lasciato all’improvvisazione. C’è un errore di fondo nella commistione di compiti tra le Asp e i Comuni che purtroppo per difficoltà varie non riescono a supportare il servizio in maniera adeguata. Parlerò direttamente con il Presidente Schifani, che è sempre molto sensibile sull’argomento, per far sì che il prossimo anno tutti i presidi di primo soccorso in Sicilia siano ospitati in strutture idonee e che i soccorritori possano operare nelle migliori condizioni possibili. Chiederò inoltre un’audizione in Commissione Sanità con l’Assessore al ramo, il Direttore Generale del Dipartimento Salute ed il Direttore della SEUS per correggere il tiro rispetto alla gestione degli ultimi anni. A parte l’episodio del furto, non è concepibile che ieri sera Marina di Modica fosse rimasta senza ambulanza medicalizzata perché la sua era stata inviata a Pozzallo ed è stato necessario attenderne un’altra proveniente da Scicli”, dichiara Abbate.
Il caso, dunque, approderà presto nelle sedi istituzionali: si chiederà un’audizione in Commissione Sanità e un incontro con il Presidente della Regione, per rivedere l’organizzazione dei presidi di primo soccorso estivi e garantire condizioni di lavoro sicure e adeguate agli operatori.
Intanto, resta l’amarezza per un episodio che, nel cuore dell’estate 2025, racconta un’Italia che fatica a proteggere i suoi angeli del soccorso e a educare i suoi figli.
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