È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
OLTRE LE TRIVELLE QUALE SVILUPPO PER IL NOSTRO SUD?
13 Apr 2016 07:28
Carissimi,
come Chiesa non abbiamo nostre soluzioni per i problemi concreti, partecipiamo piuttosto alla comune ricerca di giustizia e di pace. Per questo come vescovi italiani, a proposito del prossimo referendum voluto per abolire – con il “sì” – la continuità di licenze per estrazioni petrolifere nei mari, abbiamo chiesto che sia occasione di confronto onesto e lungimirante. Resta peraltro il fatto che il referendum è una significativa forma di democrazia con cui esercitare la sovranità popolare. E, al di là degli esiti, sono importanti tre questioni che come Chiesa e come Vescovo condividiamo in quanto partecipi delle tensioni per il bene comune. La prima questione riguarda i nostri territori: quale sviluppo vogliamo? Sembra chiara la vocazione del nostro Sud e del nostro Paese a un turismo che sempre più si caratterizzerà come turismo sostenibile e che, per questo, avrà bisogno di territori liberi da qualsiasi forma d’inquinamento. La seconda questione riguarda: quali attenzione a salvaguardare ecosistemi e salute? Il papa nella “Laudato sì” invita a un’attenzione agli ecosistemi, ai loro equilibri, che non dovrebbe lasciarci indifferenti. Diventa importante allora la ricerca di energie alternative, caratterizzate da sostenibilità ambientale. Diventa importante valutare i gravi rischi per la salute che molte forme estrattive comportano. La terza, e sintetica, questione riguarda quella che papa Francesco chiama un’ecologia integrale: diventa ormai chiaro che rispettiamo l’uomo se rispettiamo l’ambiente e che il rispetto si coniuga con il custodire, logica opposta al profitto, all’appropriarsi, allo sfruttare le risorse della terra senza attenta valutazione delle conseguenze. Mi pare allora importante che dal referendum del 17 aprile scaturisca una più ampia e continuativa presa di coscienza della nostra responsabilità sulla custodia della casa comune e verso le nuove generazioni. Come Chiesa non mancheremo di sollecitare, educare, promuovere testimonianza credibile. Anche l’incontro con un testimone come don Maurizio Patriciello che si terrà nei prossimi giorni per tutta la diocesi (18 aprile alle 18,30 all’Oratorio S. Domenico Savio di Rosolini), aperto a tutti gli uomini di buona volontà, rientra in questo impegno per il bene comune. Invito allora a vigilare e a maturare una diffusa coscienza civica.
Vi saluto di cuore, +donTonino
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