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Oggi la giornata contro l’omofobia. Sgarbi contro le panchine arcobaleno: “Deturpano il decoro urbano”
17 Mag 2021 13:07
Il 17 maggio ricorre la giornata contro l’omofobia. Se esistono queste giornate, un motivo c’è: troppe volte, nel mondo, le persone vengono giudicate, se non addirittura ferite o uccise, solo per il proprio orientamento sessuale.
In provincia di Ragusa, il 14 maggio è stata inaugurata in piazza del popolo a Vittoria una panchina arcobaleno, simbolo della lotta contro ogni forma di omofobia, in presenza dei Commissari Straordinari della città il Prefetto Dott. Filippo Dispenza e la dottoressa Giovanna Termini, assieme alla dirigenza Arcigay Ragusa.
Permetteteci di dire che mai scelta della città fu più azzeccata: a Vittoria, infatti, in questi anni non sono stati pochi gli episodi di omofobia. Inaugurare una panchina contro l’omofobia nella centralissima Piazza del Popolo è un atto di coraggio e, soprattutto, un modo per dire basta a qualunque genere di intolleranza.
E in questi giorni, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, nonostante le varie iniziative che si susseguono in tutta Italia contro l’omofobia, ha voluto lanciare un messaggio proprio dalla sua seguitissima pagina facebook: “Ci mancava quest’altra moda del momento. Lasciate stare le panchine e rispettate il decoro urbano. Le panchine non hanno sesso! E a nessuno è consentito di sfregiare gli arredi urbani per imporre le proprie idee (del c…o!)”.
Un messaggio che ci stupisce e che forse non dovremmo neanche commentare più di tanto, data la nota vis molemica del critico d’arte: con tutto il rispetto per Vittorio Sgarbi, non riusciamo a comprendere come una panchina arcobaleno possa deturpare il decoro urbano: magari non siamo in grado di capire la bellezza urbana di un paesaggio, o di addentrarci troppo nelle sottigliezze dell’arte, ma ci sembra, però, che lo stesso “accorato” appello, non venga lanciato per altri scempi urbani, come l’abuso edilizio selvaggio, il mancato rispetto dei piani regolatori anche in termini di colorazione delle facciate degli edifici e molto altro ancora.
I cittadini troppo spesso pagano a caro prezzo la mala politica in termini di urbanizzazione e le scelte scellerate di qualche amministratore di turno (non tutti ringraziando il cielo). In questi anni, ne abbiamo viste di nefandezze nelle nostre città. Eppure, ci si scandalizza per una panchina che può e deve diventare un simbolo di tolleranza.
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