“OFFRIAMO L’UNICO PROGETTO ALTERNATIVO PER IL GOVERNO DI QUESTA REGIONE”

Si definiscono il volto nuovo della politica siciliana. Pino Asta, Chiara Zago, Melina Carrubba, Marco Piccitto sono i nomi che contribuiscono a formare la lista di Italia dei Valori, capeggiata dal coordinatore provinciale del partito Giovanni Iacono. Obiettivo la corsa all’Ars e le imminenti elezioni regionali.

“Il nostro progetto si pone in totale discontinuità rispetto tutti coloro che hanno finora malgovernato la Sicilia – afferma Iacono -. Devono fare riflettere le ultime accuse, da parte del dimissionario assessore regionale alle Attivita’ produttive Marco Venturi,  nei confronti del governo Lombardo di intrecci clientelari politico-mafiosi. 

Noi siamo gli unici in grado di potersi presentare agli elettori con la coscienza pulita di chi ha sempre contrastato apertamente questo sistema. La proposta di Italia dei Valori, che abbiamo intitolato Libera Sicilia, è l’unica possibilità di cambiamento che hanno i siciliani. Non basta indignarsi per gli scandali – continua il coordinatore provinciale – ma occorre tradurre questa rabbia in reazione. Invito quindi gli elettori a fare in modo che il 29 ottobre questa isola, l’Italia e il mondo possano scrivere una nuova pagina di cronaca politica, lontana da questo sistema corrotto. Per ottenere questi risultati occorre votare l’alternativa rispetto a tutti i partiti che finora sono stati sempre in prima linea. Italia dei Valori – conclude – offre una coalizione trasparente, senza trasversalismi e senza compromessi”.

Una sfida che i cinque candidati vogliono affrontare a viso aperto, fiduciosi nella voglia di cambiamento dei cittadini. Non sembra preoccupare neanche il repentino cambio al vertice della coalizione.

“L’esclusione di Claudio Fava finirà per avvantaggiarci – assicura Iacono – per varie ragioni. Innanzitutto la scelta di un candidato a Presidente della Regione donna è un punto di forza. Giovanna Marano è stata ed è in “trincea” a fianco dei lavoratori, dei disoccupati, dei precari ed è stata protagonista delle grandi vertenze di lavoro che hanno riguardato la Sicilia. Un segnale forte quindi che abbiamo voluto dare al mondo del lavoro nel suo insieme, imprese e lavoratori. Vogliamo cambiare pagina rispetto alla disastrosa condizione in cui versa la Sicilia per responsabilità della classe politica rappresentata dai vari gattopardi che finora hanno governato”.

 

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