OCCORRE SOLIDITA’ DI PENSIERO

La componente del Partito Democratico che appoggia il candidato Cuperlo alle primarie per la segreteria di domenica prossima ha incontrato la stampa per illustrare le motivazioni della scelta e per presentare i candidati della Lista per l’Assemblea Nazionale.

Il riferimento era quello del II° Circolo cittadino, che fa capo al gruppo del Senatore Gianni Battaglia.

Ad accogliere gli ospiti il segretario del circolo, l’avv. Mimmo Barone che ha presentato subito i candidati: accanto al capolista Gianni Battaglia c’erano Bartolo Piccione di Scicli e la giovanissima Silvia Cassibba di Comiso. Assente la candidata Nunzia Pirillo che doveva arrivare da Vittoria insieme al Segretario Provinciale Giovanni Denaro, quest’ultimo impossibilitato ad intervenire per sopravvenuti improvvisi impegni.

Presenti all’incontro l’on.le Salvo Zago e l’on.le Giorgio Chessari e molti degli aderenti al II Circolo cittadino del PD. Assente per impegni istituzionali l’on. Di Giacomo

Mimmo Barone  ha esposto, in maniera sintetica, le linee ispiratrici della scelta a favore di Cuperlo, che vanno nella direzione di arginare la deriva populista e le riduzioni degli spazi per la democrazia in quello che rimane, pur sempre, l’unico vero partito popolare. Una esigenza di politica che parte dal basso, con ampi spazi di democrazia, gli stessi intravisti e percepiti nel programma di Cuperlo.

Gianni Battaglia ha voluto esaltare, in apertura del suo intervento, la realtà di un partito che ancora celebra il congresso, che ha deciso di affidare ai propri elettori la segreteria e l’Assemblea Nazionale, pur nel contesto di regolamenti farraginosi che hanno contribuito al nascere di tensioni e contrasti.

I candidati per la segreteria nazionale non sono tre persone ma rappresentano l’incarnazione di tre idee diverse: la scelta è caduta su Cuperlo perché convinti che serve un PD per i tempi nuovi, che guardi alle trasformazioni in atto  e alle dinamiche del futuro. Quando la crisi sarà superata, nulla sarà come prima, occorre un partito che si trovi pronto per il tempo nuovo.

Per il Senatore Battaglia, Cuperlo non rappresenta la continuità con il passato, anzi insiste per chiudere questo lungo periodo storico e guarda ad un partito nuovo, fatto di iscritti e di eletti che non debbano esistere solo al momento delle elezioni ma devono agire costantemente. Tutto ciò in contrapposizione a Renzi che, addirittura, ipotizza anche un partito senza iscritti.

L’idea è quella di un partito senza leader carismatico: per definizione un partito organizza un parte, non deve piacere a tutti.

Un partito che, piuttosto, deve inserirsi, con forza, in tutti i conflitti che si ripropongono, non deve galleggiare per non scontentare nessuno. Appunto, occorre solidità di pensiero.

A seguire sono intervenuti anche gli altri candidati, prima Silvia Cassibba che ha visto in Cuperlo i valori veri della sinistra, per esempio quando si parla di equità e non di uguaglianza, stanca di vedere la politica affidata ai leader.

Bartolo Piccione ha posto all’attenzione la priorità della questione lavoro e ha voluto mettere in guardia dai bagliori di finanza creativa che si intravedono nella politica di Renzi. Ha voluto riprendere i tratti essenziali dell’intervista rilasciata all’Unità da Luciano Violante, nel passaggio in cui il vecchio saggio el partito vede, nei tre candidati, la nuova classe dirigente del partito. Ha esaltato la scelta delle primarie aperte che vuole essere un segnale forte al paese, con quella che rimane una celebrazione della democrazia, una novità rispetto alla caparbietà di altre componenti politiche.

Ad una stuzzicante domanda del giornalista su un PD sempre intento ai contrasti e alle lotte interne, che non si concentra su tematiche importanti, l’avvocato Barone ha sottolineato come nel cso della campagna congressuale non ci fossero state implicazioni per questioni interne: purtroppo Barone non poteva percepire il polverone attorno alla candidatura Cavalieri che si sarebbe sviluppato da lì a poco.

Di rara efficacia il disinteresse per le polemiche locali, contrapposto alla presenza, evidenziata con malcelata soddisfazione, nella riunione, del padre delle regole del commercio regionale, del padre dell’aeroporto, del padre della Legge su Ibla: legittime rivendicazioni se non di superiorità politica, di certo di pensiero politico aduso a ben altre faccende che non le sterili polemiche locali e di bottega.

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