È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NUTRIRSI BENE PER VIVERE MEGLIO
25 Mar 2011 16:30
Educare figli e genitori ad un corretto stile di vita che includa un rapporto “sano” con il cibo.
Questo uno degli obiettivi fondanti del progetto sulla corretta alimentazione, promosso dall’assessorato alla pubblica istruzione del comune di Ragusa, in collaborazione con il centro di educazione e nutrizione “Nutricare” e l’Asp. Sessantasette gli alunni coinvolti, appartenenti a tre plessi scolastici del capoluogo: l’istituto comprensivo Pascoli, il circolo didattico di Palazzello e la Rodari, scelta per la fase conclusiva del lavoro.
– Abbiamo investito sin dall’anno scorso sul progetto dell’alimentazione corretta- afferma Antonino Pardi, dirigente scolastico del circolo didattico Rodari- E’ importante prendere coscienza che è importante avere un’alimentazione sana e basata sui prodotti tipici. Gli alunni hanno fatto un percorso, insieme ai genitori, sul valore degli alimenti; hanno capito bene che non bisogna alimentarsi con i prodotti industriali. Il progetto ha comportato anche, durante le ore curriculari, dei momenti in cui si è cucinato insieme. La scuola parteciperà anche ad un concorso, presentando delle ricette di prodotti tipici-.
Quattro incontri in tutto e buoni i risultati conseguiti: gli alunni fanno colazione con latte e biscotti, a scuola per la merenda preferiscono mangiare frutta, mentre affrontano ancora con qualche perplessità i legumi.
– Si è osservata una crescita notevole nei tessuti emotivi degli alunni coinvolti- commenta Daniela Maimone, psicoterapeuta- Hanno imparato a canalizzare le proprie emozioni come la rabbia e la frustrazione ed esprimerle in modo adeguato. Di conseguenza, anche l’approccio con l’alimentazione è migliorato, poiché stando meglio con se stessi e con gli altri, non si sente l’esigenza di “buttarsi” sul cibo o di rifiutarlo-.
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