È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NUOVE TECNICHE DI RADIOTERAPIA A RAGUSA
12 Mag 2012 11:42
E’ uno dei fiori all’occhiello della sanità iblea. L’unità operativa complessa di radioterapia oncologica, realtà presente a Ragusa da diversi anni, esegue circa 450 trattamenti annuali, accogliendo un’utenza proveniente anche da fuori provincia.
Dall’aprile di quest’anno, un’importante innovazione: l’applicazione di una radioterapia ad intensità modulata, che permette di irradiare con assoluta precisione e con dosi di radiazioni più elevate anche volumi bersaglio di forma complessa, localizzati in prossimità di zone critiche.
“Da giugno dell’anno scorso a Ragusa sono presenti due nuovi acceleratori lineari- afferma il primario del reparto Vincenzo Barone- che hanno sostituito quello vecchio, risalente al 1994. Questa novità ci ha posto al passo con le altre strutture oncologiche pubbliche dell’isola. Dal mese scorso, lavoriamo appunto con un nuovo tipo di radioterapia, cosiddetta ad intensità modulata. Rispetto a quanto veniva fatto in precedenza con la radioterapia conformazionale tridimensionale, la nuova tecnica permette una dose tumoricida maggiore. Il principio tecnico fisico che distingue la IMRT dalla radioterapia convenzionale è quello di potere conformare la distribuzione della dose esattamente intorno al target, risparmiando strutture vicinissime. Con questa metodica, grazie al gioco di squadra di tutta l’equipe di fisici, medici e all’esecuzione puntigliosa del personale tecnico, abbiamo la possibilità di curare meglio i nostri assistiti e di accogliere un maggiore flusso di pazienti”.
Quali sono i tumori prevalentemente trattati con la radioterapia?
“La nostra casistica- continua Vincenzo Barone- prevede prevalentemente tumori della mammella. Però, grazie a quest’eccellenza messa in campo, vediamo un aumento delle patologie testa- collo, polmonari, prostatiche. Ad un 15- 20 per cento dei nostri pazienti, viene applicata la radioterapia come trattamento antalgico, appunto per alleviare il dolore. E questa è una cosa che non tutti sanno”.
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