NUOVE E VECCHIE TRADIZIONI PER CELEBRARE IL MISTERO DELL’EUCARESTIA

Hanno lavorato tutta la notte di sabato i ragazzi della parrocchia di Santa Croce Camerina insieme ai ragazzi delle associazioni Libera… Mente e Sea Life ma gli abitanti di via dei Martiri (strada dell’orologio) si sono svegliati con un tappeto di fiori davanti alle case. Le infiorate, tradizione di città come Noto e Spello e che attraggono migliaia di turisti, da qualche anno iniziano a prendere piede anche nella cittadina Camerinese. Temi sacri in onore del Corpus Domini, esta molto sentita dai cittadini. Un piccolo accenno storico:

Le infiorate risalgono al diciottesimo secolo allorchè venne allestito un tappeto di fiori i occasione del Corpus Domini. La festa molto probabilmente nacque a Roma e venne adottata dai Colli Albani forse per il legame molto stretto, di quel territorio con Gian Lorenzo Bernini, principale artefice delle feste barocche. Si ritiene, infatti, che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori fosse nata nella basilica vaticana ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana, e di suo figlio Pietro, i quali avevano usato “fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell’opere del mosaico” il 29 giugno 1625, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.
Pochi anni dopo, nel 1633, un altro quadro floreale venne realizzato da Stefano Speranza, uno stretto collaboratore del Bernini. Oreste Raggi informa che, morto Benedetto Drei, fu proprio Bernini a succedergli, e che “da Roma quest’arte si divulgò”.

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