NUMEROSI FEDELI ALLA PROCESSIONE CON IL SIMULACRO DI SAN GIUSEPPE ARTIGIANO

La figura di San Giuseppe artigiano rimanda al lavoro, al senso della famiglia che riesce a garantirsi un progetto futuribile solo in presenza di una occupazione, di un impiego che garantisca dignità. Sono questi gli auspici, perdurando una situazione difficile che, anche in città, ha creato e sta creando tensioni sociali non da poco in seno a numerosi nuclei familiari, lanciati in occasione delle celebrazioni della festa che ha animato il quartiere Sud e che si è conclusa ieri sera con la processione esterna. A presiedere la solenne celebrazione eucaristica il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, che ha concelebrato assieme al parroco, don Salvatore Cannata e a numerosi altri sacerdoti. La memoria liturgica di San Giuseppe artigiano, è stato spiegato durante la santa messa, è stata offerta alla Chiesa con l’intento di guardare alla prospettiva del lavoro dell’uomo. Oggi si continuano a vivere grandi situazioni di disagio per quanto riguarda la mancanza del lavoro. Forse non sempre si riesce, come si faceva un tempo, a inventarsene uno. E non si può rimanere inerti quando si perde il lavoro ed emergono grosse difficoltà di carattere familiare e sociale. Numerose le presenze che si sono registrate durante la santa messa e durante la processione del simulacro che, preceduto dai ministranti, dai fedeli con i ceri votivi, con tutti i sacerdoti, ha transitato per le strade del quartiere accolto con estremo entusiasmo dai residenti delle vie Nenni, Psaumida e da tutte le altre zone del quartiere. La processione è stata accompagnata dal corpo bandistico “San Giorgio – Città di Ragusa” diretto dal maestro Giacomo Antonio Palermo. Al rientro del simulacro in chiesa, lo spettacolo pirotecnico a cura di Lorenzo Massari ha animato la serata illuminando il cielo di splendidi fuochi artificiali. Tra gli obiettivi anche quello di mettere in primo piano, così come è accaduto gli altri anni, essendo San Giuseppe artigiano patrono dei lavoratori, le varie realtà produttive che insistono sul territorio della parrocchia. Anche l’ente di formazione Jobbing Centre Ragusa, pur trovandosi in un’altra zona della città, ha voluto seguire questa manifestazione religiosa in cui viene sottolineata la valenza sociale dell’attività lavorativa.

 

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