NOVITA’ SUI DEHORS, GLI SPAZI ESTERNI DEI PUBBLICI ESERCIZI

Approvato dalla sesta commissione Sviluppo economico del Comune di Ragusa il regolamento che disciplina l’installazione e la gestione dei dehors, gli spazi esterni di un pubblico esercizio: a darne comunicazione il presidente della commissione Emanuele Distefano.

Il regolamento, composto da 22 articoli, è stato esitato dopo due ore di analisi alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico, Sonia Migliore, del dirigente Santi Distefano e del funzionario dello stesso settore, Salvatore Giuffrida. “E’ un nuovo strumento – afferma Distefano – che, in pratica, sostituisce le previsioni contenute nella Tosap, fornendo indicazioni sulle installazioni che è possibile effettuare all’esterno, sulla composizione del metraggio e sui contenuti interni alle pedane”.

Nel regolamento, intanto, si individuano gli elementi che compongono il dehor, vale a dire gli arredi di base, i tavoli, le sedie, le poltrone, le poltroncine, le panche; e, ancora, tavole e sedie su pedana e ombrelloni. Per gli elementi di dehors nei centri storici prevalgono le norme tecniche di attuazione contenute nel Piano particolareggiato esecutivo. I dehors possono essere stagionali, con una durata di sei mesi, e continuativi. L’installazione è consentita solamente alle attività autorizzate alla somministrazione assistita al pubblico di alimenti e bevande che dispongono di servizi igienici adeguati.

Quali le dimensioni? Gli elementi di arredo urbano non potranno impegnare una superficie superiore a quella destinata alla somministrazione all’interno del locale. Previste le seguenti indicazioni: su suolo pubblico per le attività di pubblico esercizio fino ad un massimo di centro metri quadrati; su suolo privato ad uso o aperto al pubblico con una superficie massima di cento metri quadrati; su superficie a terrazzo sino ad un massimo di duecento metri quadrati o comunque non superiore alla superficie interna del pubblico esercizio esistente. Il regolamento contempla anche indicazioni relative alle scadenze, al rilascio delle autorizzazioni e alle sanzioni previste. “Lo stesso regolamento, adesso – continua Distefano – approderà in aula, al Consiglio comunale, per un ulteriore esame prima di essere definitivamente approvato”.

 

 

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