È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Le contrade sopra Marina di Ragusa senz’acqua
03 Ago 2017 10:04
“Anche quest’anno le contrade a monte di Marina di Ragusa restano senza acqua”. Lo denuncia il presidente dell’associazione Pericentro, Peppe Calabrese, il quale mette in rilievo “la totale incapacità di questa amministrazione che lavora solo per la facciata incurante dei problemi che i ragusani affrontano nelle periferie”. “Dopo aver progettato ideato e sollecitato il potabilizzatore a Camemi, dopo aver ottenuto lo scorso anno 250mila euro per la rete idrica a Camemi – continua Calabrese – purtroppo tutto tace. I lavori a Camemi, per assicurare la funzionalità della rete, non sono partiti nonostante il bando sia datato gennaio 2017. A distanza di otto mesi nulla e i residenti continuano a vivere con l’acqua fornita da autobotti private visto che il Comune ha bisogno di oltre un mese per approvvigionare le cisterne. Vogliamo parlare di Gatto Corvino? Pubblica illuminazione abbandonata nonostante le diffide da noi avanzate, promessa di finanziamento per la rete idrica ridotta da un milione a 300mila euro. Vuol dire nulla, vuol dire disinteresse, vuol dire essere sempre considerati di Serie B. Il servizio di bus pubblico dalle contrade verso Marina eliminato da quest’amministrazione, non sappiamo per quale motivo. Sabato, adesso, verrà Grillo e dirà quanto sono bravi questi amministratori. La facciata non basta. Per fortuna Ragusa e i ragusani hanno imparato a conoscere i grillini. Le promesse di Piccitto sulle contrade fatte durante le partecipate riunioni dei mesi scorsi erano false. A settembre saremo costretti a farci sentire anche con azioni eclatanti. Non ne possiamo più. Adesso basta”.
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