È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NOTA DI UN GRILLINO DELUSO
29 Ago 2013 15:30
Ho potuto notare che, forse, la fondamentale avversione dei grillini verso i giornalisti, ritenuti, nella maggioranza dei casi ostili, comincia a provocare un deterioramento del confronto e della dialettica a favore di una sterile contrapposizione di comunicati.
Aveva ragione il Sindaco quando ha detto che la stampa poco si è occupata criticamente degli spettacoli estivi, non riconoscendone qualità e contenuti ma nemmeno stroncandoli decisamente, possono avere ragione gli elettori e i cittadini in generale a soffrire di un batti e ribatti fra opposte posizioni che non si ritiene affatto produttivo per il bene della comunità.
Siamo all’inizio della partita, le squadre in campo si stanno studiando, ma stanno anche studiando su cosa fare, come fare e, soprattutto che posizioni prendere. Risultato, tutta una città resta affidata ai comunicati dei consiglieri di opposizione più battaglieri e alle risposte del Movimento 5 Stelle che parla a nome di iscritti, consiglieri, assessori e Sindaco. Troppo poco per la rivoluzione che doveva arrivare.
Le recenti polemiche sugli spettacoli estivi e le prime schermaglie nelle commissioni hanno fatto emergere posizioni, in entrambi gli schieramenti, assai discutibili. L’asserzione, per entrambi gli schieramenti non è da prendere per oro colato, ma esprime il disorientamento che si avverte, frutto anche di una comunicazione disaggregata che, il più elle volte, cerca solo gratuita visibilità, senza apportare sensibili contributi al dibattito. Come pure, dalla parte opposta di queste polemiche e di queste schermaglie c’è uno schieramento di attori silenti, ormai da due mesi, nella prima linea degli eletti e nella seconda di partiti e movimenti.
Partiti e movimenti, di maggioranza e di governo, non si sentono più. Della guarnigione di consiglieri grillini, se non fosse per l’appello, in consiglio e in commissione, si potrebbe dubitare che godano del dono della parola, naturalmente in senso metaforico riferito a interventi su argomenti che hanno attirato l’attenzione della comunità.
Le opposizioni hanno prima ‘regalato’ la maggioranza in consiglio, non sono riusciti né ad accettare l’apertura per la vicePresidenza del Consiglio, né ad approntare un fronte unitario per le Commissioni, sbrodolandosi in una ormai stucchevole e incredibile recitazione sull’opposizione costruttiva, sul confronto, sul dialogo per il bene della città. Non si riesce a comprendere se hanno intenzione di marciare uniti o di far emergere, per ogni questione posizioni personali, di partito o frutto di occasionali accordi, sia con le altre opposizioni come potrebbe pure verificarsi con la maggioranza.
Emerge solo, senza eccessiva sorpresa, quasi naturalmente la figura del Presidente del Consiglio che, purtroppo tardivamente, assume le vesti, per il suo carisma e le sue indiscutibili competenze, di chi avrebbe potuto costituire, in assoluto, ma anche nel bailamme venutosi a creare, la funzione di ‘salvatore’ della città.
Da ultimo, sorge spontanea una domanda: ma tutti i problemi sollevati, sono oggetto di apposite interrogazioni e interpellanze all’Amministrazione ? Ci saranno, insomma degli atti ufficiali relativi a domande e risposte sui problemi sollevati ? O resteranno tutte discussioni da spiaggia ?
Se metodi e comportamenti delle opposizioni possono essere compresi per la violenza dell’ uppercut che può aver provocato un sensibile ritardo nelle reazioni, cominciano ad emergere le prime perplessità su chi e che cosa ha votato il 70 % degli elettori che sono andati al voto.
Pur nella sua relativa maggioranza di fronte al totale degli aventi diritto al voto, c’è un esercito composito di elettori che ha votato per una netta inversione di tendenza nel governo della città. Molti aborriscono accordi con il Partito Democratico, a livello nazionale, altri ci andrebbero a nozze. I nostri eletti cosa pensano e, soprattutto cosa pensano di fare ?
Intanto, non sappiamo a chi appartenere, non si sa più nulla di Grillo, né si parla di quello che fa e vuole fare il Movimento 5 Stelle a livello nazionale, regionale e locale. Abbiamo eletto onorevoli ma ne abbiamo perso le tracce, comincia ad emergere la schiuma della politica tradizionale.
Grillo strilla contro il ‘porcellum’, subito dopo vuole andare a votare con la stessa legge, continuano a insinuarsi minacce di scissioni e nuovi gruppi parlamentari che nascerebbero dalle divisioni grilline. Nemmeno nei complicati meandri di blog e metup vari emergono posizioni chiare, veramente non emergono nemmeno le posizioni.
A Palermo non abbiamo ancora capito con chi stiamo, se siamo con Crocetta, con tutti i vagoni che il Presidente si porta dietro, di legalità, trasparenza, competenza sulle nomine, pulizia nella formazione, nella sanità, negli assessorati in genere, oppure rivestiamo solo la funzione di lancetta per indicare quando il carburante sarà esaurito.
A questo punto qualcuno obietterà, perché se non si arriva a capire nulla a Roma e a Palermo, si dovrebbe capire a Ragusa ?
Ma perché c’è qualcosa di strano nell’aria. Con Chessari si pensò, subito dopo l’insediamento, che sarebbe stata abolita la proprietà privata, con Arezzo si pensò subito a fare una statua per Pennavaria, con Solarino i corridoi del Comune erano tappezzati di Comandamenti, con Dipasquale c’era in giro una rassegna di foto con ministri, leader di partito e conoscenze illustri in genere.
Ora il nulla, non dico una foto di Grillo al posto di quella di Napolitano, ma almeno un busto marmoreo di Casaleggio, al posto di quello di G.B. Odierna, dove prima c’era il ‘Freddoloso’ di Cappello, ce lo aspettavamo.
Per un attimo si può avere la sensazione di essere tornati alla vecchia politica, si affacciano vecchi dirigenti incaricati dell’era Di Pasquale, spettacoli e cabaret, sagre e concertini sembrano costituire fonte di primario interessamento, il piano triennale delle opere pubbliche ripercorre i percorsi del precedente, così come andava in vacanza Nello Dipasquale, cosa di cui avevamo enorme e sincero piacere per lui e la sua compagnia, va in vacanza, a quanto si dice, anche Federico Piccitto, cosa di cui abbiamo enorme e sincero piacere per lui e la sua compagnia.
Non parliamo di interventi dove occorrono soldi, per carità, ma il nuovo dove è ? La gente riempie sempre i cassonetti fuori orario, un vigile urbano sulle strade non si vede, palestre e impianti sportivi sono sempre distribuiti e affidati nella stessa maniera di prima, di turismo manco se ne parla, un depliant sulla città manco a chiederlo, la cultura e i beni culturali possono aspettare, si organizzano riunioni per le società sportive ma nessuno dice che le famiglie dovranno anticipare, forse, i soldi per i libri delle elementari.
L’importante è avere sempre Ibla Gran Prize, Ibla Buskers e l’Addio all’Estate. L’effimero in salsa grillina o pseudo tale è servito.
Per rispondere poi alle pesanti illazioni su determine possibilmente illegittime, alle più pesanti, per morale politica, insinuazioni su protocolli fantastici, nomine di favore e affidamenti senza gare, con il tempo si provvederà a rispondere, ma con calma, dopo aver studiato cosa dire.
Come ci nutriamo nel frattempo ?
Dopo che il metup ha deciso cosa dare in pasto all’opinione pubblica su pareri e posizioni, ci penserà Giovanni Liberatore a emettere i comunicati che saranno ritenuti utili. Nemmeno il capogruppo è buono per comunicare e dire che è il suo mestiere, anche se più … visivo che verbale. Al limite ci potrebbe fare un fly da appendere ala cancellata della casa comunale o un poster, adattato nelle misure, al posto del bassorilievo di piazza Poste, per avere informazioni, cosi come con le bacheche per la Pravda di una volta.
Per sapere, come abbiamo avuto modo di leggere, che le opposizioni e Mirabella, peraltro pare indicato a suo tempo dagli stessi grillini, dovrebbero fare un passo indietro per il buon funzionamento della macchina comunale. Come se il Chelsea, dopo 90 minuti, dopo i tempi supplementari, dopo i primi 6 rigori e dopo altri 10 rigori, per uscire dall’impasse, chiedesse al Milan di ritirarsi.
Apprendiamo anche che l’alunno dice al professore cosa fare, così che si addita la Migliore di falsi allarmismi, della serie l’opposizione non può e non deve neanche parlare, apprendiamo anche che la semplice discussione in commissione e la relativa valutazione del piano triennale non è consentita alle opposizioni, redarguite in modo politicamente poco opportuno, senza nemmeno avere l’acume di apprezzare che qualche difetto di competenza, pur emerso nella seduta, con estremo tatto, non è stato fatto rilevare platealmente.
Troppo poco per una rivoluzione che doveva aprire la scatoletta !
Un grillino deluso
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