NOTA DEL SINDACO DI MODICA SULL’ACCESO DIBATTITO DI QUESTI GIORNI

Sulla questione relativa alle bollette del servizio idrico che in questi giorni stanno animando il dibattito politico in Città, il Sindaco Antonello Buscema in una nota specifica, dopo le ragioni illustrate dall’Assessore al bilancio Santino Amoroso e dal dirigente del settore dr. Angelo Carpanzano, qual è la posizione dell’amministrazione e il primo cittadino si rivolge direttamente ai cittadini per spiegare e replicare alla posizione assunta dalle opposizioni.

“Invitiamo i cittadini ad essere coscienziosi e responsabili più di quanto non lo siano i rappresentanti di questa fantomatica opposizione rappresentata dai vari Failla o Iabichella, che sul canone idrico stanno diffondendo informazioni gravemente fuorvianti, dimostrando ancora una volta di non farsi alcuno scrupolo a nuocere all’intera Città pur di trovare un pretesto per attaccare questa Amministrazione. Ma in questo caso il loro gioco potrebbe degenerare velocemente in un circolo vizioso dai danni incalcolabili. Per questo ci preme parlare direttamente ai cittadini per chiarire ancora una volta le cose ma soprattutto per invitarli a non lasciarsi trascinare da argomentazioni puramente demagogiche che si capisce possano avere facile presa su chiunque, ma che sono del tutto sconsiderate.

Per prima cosa chiariamo tutti gli aspetti tecnici. Le bollette che i cittadini stanno ricevendo comprendono il canone relativo alle annualità del 2008 e del 2009. Il canone si riferisce ad un consumo effettivo dato che nel 2009 è stata completata per la prima volta la lettura di tutti i contatori (a differenza degli anni precedenti, il 2007 in particolare, quando, con la loro Amministrazione, nemmeno la metà dei contatori furono soggetti a lettura e per il resto furono assegnati consumi forfettari). Solo nei casi di contatori illeggibili o non funzionanti è stata emessa una fattura con il consumo storico, ma si tratta di un numero limitatissimo di utenze. Allo stesso modo le eventuali inesattezze nell’emissione di alcuni ruoli si contano in percentuali assolutamente marginali e assolutamente fisiologiche e in questi casi i cittadini hanno tutto il diritto di chiedere una verifica all’ufficio. In tutti gli altri casi il canone deve essere pagato regolarmente perché nelle bollette non ci sono né inesattezze né illegittimità: il fatto che sulla fattura sia indicato solo il 2008 anche se il canone si riferisce alle annualità 2008 e 2009 è dovuto solo al fatto che per Serit non c’erano i tempi di modificare i software di generazione delle bollette, ma questa specificazione è chiaramente indicata nel foglio di informazione attaccato al bollettino di conto corrente postale e la stiamo comunicando alla Città con tutti i mezzi possibili.

Ragioniamo quindi sul nocciolo della questione che si sta ponendo. Se tutto il problema sta in in un “vizio di forma” nell’indicazione delle annualità, questo scriteriato tentativo di illudere le persone, inducendole a sperare davvero che ci siano cavilli che possano esonerarli dal pagamento, è innanzitutto irragionevole, perché per la prima volta i cittadini sono chiamati a pagare solo ed esclusivamente quello che hanno consumato, così come è risultato dalla lettura completa dei contatori, e per la prima volta si è fatto un lavoro preciso di conteggio sulle annualità pregresse per cui in futuro si potrà cominciare a pagare con ordine solo quella precedente.

Ma più di ogni altra cosa dire ai cittadini di non pagare le tasse è un atteggiamento imprudente e irresponsabile, oltre che sostanzialmente incivile, e di una gravità imperdonabile a maggior ragione nel nostro Comune. Abbiamo infatti sempre detto –e sfido qualunque opposizione a essere in disaccordo con questo- che il risanamento finanziario e il ritorno effettivo alla normalità sarà possibile solo a cominciare da una efficiente politica delle entrate e da una regolare riscossione dei tributi. Ed è di tutta evidenza che questo passa, prima ancora che dalla lotta all’evasione o all’elusione, dal pagamento regolare dei tributi dovuti da parte di tutti i cittadini. 

Inoltre sia chiaro a tutti cosa succederà se malauguratamente qualcuno dovesse dar retta a queste incoscienti sirene: se i cittadini non pagheranno regolarmente il canone idrico, Serit non effettuerà i relativi trasferimenti al Comune, che a sua volta non potrà pagare i dipendenti e i fornitori e non potrà garantire servizi regolari, quei servizi che in ogni Comune normale vengono coperti dalle risorse finanziarie derivanti dai tributi locali. Le drammatiche conseguenze di questo circolo vizioso sono sin troppo facili da immaginare.

Rinunciando ad invitare gli esponenti di questa disastrosa opposizione ad essere minimamente costruttivi e nel rivolgermi direttamente ai cittadini con un ulteriore appello al loro senso civico e al loro senso di responsabilità, colgo l’occasione per correggere l’ennesima delle informazioni errate che questi signori hanno fornito: l’ufficio idrico non ha affatto ridotto i propri orari di apertura, li ha semmai incrementati, dal momento che in condizioni normali il ricevimento del pubblico avverrebbe solo il martedì e il giovedì, mentre ora avviene tutti i giorni eccezion fatta per il venerdì, perché è necessario lasciare ai funzionari il tempo di svolgere controlli e verifiche.”

 

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