NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE

Sono un cittadino di Ragusa come tanti altri, che paga le tasse, che osserva le leggi e soprattutto, che ha sacro rispetto per le istituzioni e per il prossimo, in senso universale. Ho solo l’ardire di volere talvolta uscire dall’apatia quasi collettiva che coinvolge la gente, nel rassegnarsi, e quindi nel tollerare passivamente il torto morale subito a causa della dabbenaggine ingiustificata di una cricca composta da politici e tecnici  “emeriti”. Sarò poco originale, ma devo lamentare che le opere pubbliche incompiute e lasciate marcire aumentano sempre di più. In questa collezione, tristemente molto copiosa a livello nazionale,anche la nostra città (nonostante i recenti giudizi lusinghieri da parte di  non so quali fantomatiche  indagini statistiche) vanta qualche presenza. L’ultima di queste perle, con mia indignazione, è senz’altro la mancata realizzazione completa del parcheggio sotterraneo fantasma di piazza del Popolo. I lavori di questa ingente e costosissima opera, iniziarono circa sei anni or sono. L’amministrazione politica dell’epoca diede inizio ai lavori, nonostante  il parere contrario espresso da una buona parte della cittadinanza, con la raccolta di migliaia di firme scaturite da una democratica petizione. Si disse “ machiavellicamente” che il parcheggio andava comunque realizzato, soprattutto perché non si potevano perdere i rilevanti contributi della Regione.

 I lavori di questa faraonica opera durarono  due anni e mezzo, con conseguenze di disagio  disastrose per parte della popolazione che gravitava in quel quartiere, anche perché nessun organo tecnico  si preoccupò di studiare, per tutta la durata del disagio, un piano di emergenza intelligente che non penalizzasse troppo i cittadini interessati.

Il cantiere per la costruzione del parcheggio occupava uno spazio considerevole, come mai si era visto in precedenti opere pubbliche quasi all’interno del centro storico; davanti ad esso compariva maestoso il cartello degli appalti, con il dettaglio  dei lavori, recante anche la data di consegna  dell’opera completa, ricordo perfettamente: 31.1.2008. (Siamo nel febbraio 2011. E tutto tace.)

Tuttavia i fatti dimostrano il fallimento di questa opera ingente, nonostante le assicurazioni fatte a suo tempo dai tecnici e dagli addetti  presso il comune di Ragusa  sul rispetto dei tempi di consegna, calcolando magari uno sfido di  uno o massimo due anni. Oggi qualcuno se la ride, ma il cittadino ha invece subito l’ennesima violenza morale, facendo ritornare  attuale la frase di Tommaso Hobbes “Homo homini lupus”. Tralascio di ipotizzare chi siano stati  i responsabili e gli artefici di questa ulteriore defaillance urbana ai danni del capoluogo ibleo, perché sarebbe la solita e inutile battaglia contro i mulini a vento. Risultato finale? C’è sempre da un paio d’anni qualche politico, il quale, volendo rincuorarci, dice che, a breve i lavori saranno completati, ma è sempre lo stesso ritornello. Qualche altro invece, avvilendoci ancora più del dovuto, sostiene che l’opera non sarà completata perché  non in sintonia con le norme di sicurezza. Viva la nostra città, isola felice!!!!

Realtà odierna: Piazza Stazione o Gramsci, è da tempo uno squallido cantiere aperto, ora senza l’ombra di un operaio. Essa non ha più quelle belle palme (una trentina quasi) che la caratterizzavano sin dalla sua creazione; saranno rimasti  in tutto quattro o cinque alberi spelacchiati, contornati qui e là da orribili sterpaglie. Chi ricorda la vecchia piazza Stazione, dovrà rimuovere quella immagine dall’album dei ricordi.

E della sottostante piazza del Popolo cosa è rimasto? Altro capolavoro del progresso e della tecnica. Essa è stata asfaltata regolarmente e riconsegnata ai cittadini, arricchita da una stratosferica rotonda (che  ha ridotto  notevolmente gli spazi destinati ai parcheggi, rendendo la situazione peggio di prima),  la cui aiuola  senza un filo d’erba, cosparsa di arido terriccio, sembra proprio lo scenario per un duello finale da resa dei conti di un western di Sergio Leone.

 Il mancato completamento del parcheggio sotterraneo (attenzione, ve n’è uno attualmente in corso di costruzione in piazza Poste, che Dio ce la mandi buona!!!)  è tuttavia di pratica utilità  a qualcuno. Ma a chi? Vi chiederete sbigottiti…..Ebbene si, qualcuno utilizza questa incompiuta, e precisamente le pattuglie della P.S.,  dei Carabinieri e della Polizia municipale. I suddetti militari infatti, si collocano  strategicamente in un  ampio incavo antistante il maestoso presunto accesso al parcheggio fantasma,ben mimetizzati e nascosti dalla ex villetta (ora piccola landa squallida e incolta), dove si erge la stele ai caduti in guerra. Qui essi possono fermare gli automobilisti per i normali controlli di rito, con l’effetto sorpresa. Alcuni di essi, magari non in regola con il codice stradale, vi giungono mal capitati, sorpresi dalla loro improvvisa apparizione. Un encomio quindi va rivolto ai nostri geniali esponenti della logistica urbana; non immaginavo che, nel loro operare, avessero pensato ad una prospettiva così lungimirante.

Volendo chiudere una pagina oscura di un momento particolare della vita della nostra amata Ragusa, penso molto umilmente che, sovente spendiamo le nostre risorse disponibili nel luogo e nel modo sbagliato (lunga vita agli amministratori!!!!!).Perchè invece  non s’investe in cultura? E parlo di cultura in generale: università, teatro, scuole, editoria, biblioteche. Già biblioteche, un altro tarlo mi sta rodendo, che fine ha fatto la biblioteca comunale? Chi vivrà vedrà, sperando non si dica che la  cultura  non trova  collocazione nelle poste del bilancio, perché non è un bene materiale………

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it