NON SI PUÒ MORIRE PER INEFFICENZA

Cari Presidente Berlusconi e Segretario Alfano, scrivo queste righe, con la triste consapevolezza che non verranno da voi né lette né tantomeno considerate, ma,  non vorrò avere sulla coscienza il peso di non averlo fatto.

Ho partecipato con orgoglio al congresso costitutivo del PDL ed ho avuto l’onore di votare Angelino quale segretario designato dall’Assemblea, ma, aimè, il partito nella mia triste e pluricommissariata Provincia non è mai arrivato.

Riconosco che da poco è stato inaugurato l’aeroporto di Comiso e che, la Siracusa -Gela sarà percorribile fra qualche anno ed abbiamo un chiaro ed evidente problema di trasporti, ma, circa tre anni, per formare un organo direttivo e caratterizzare un confronto costruttivo e democratico, sembrano troppi anche per chi, come noi, vive, fra le incontaminate campagne del Nord-Africa.

Sono quasi certo che probabilmente, sarà l’ultima volta che  mi onorerò di scrivere a nome  di questo partito, in quanto l’affetto incondizionato che voi provate verso il Deputato Nazionale di Ragusa in uno con la forza che la sua famiglia esercitano sullo stesso partito, cancelleranno immediatamente i miei pensieri e le mie parole, ma, credetemi, non vuole essere un attacco al deputato, bensì un ulteriore e definitivo stimolo affinchè non si muoia per pigrizia ed inefficenza.

Del PDL è rimasto solo il simbolo e non perchè la sinistra è forte, ma, perchè, oltre allo spicciolo clientelismo, non si creano le condizioni di coinvolgimento, di entusiasmo e di programmazione.

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