NON SI FERMA LA LOTTA AL MUOS

Non è bastato il  caldo torrido di questa mattina a fermare il comitato NoMuos di Acate. Insieme ad altre delegazioni provenienti da tutta la Sicilia orientale si è dato vita ad un simbolico sit-in di protesta nei confronti dell’installazione a Niscemi delle antenne militari ad altissima frequenza, quest’ultime in grado di arrecare danno alla salute dei cittadini. Il presidio si è svolto in maniera pacifica fuori dal Castello dei Principi di Biscari, luogo in cui si è tenuto in contemporanea un importante convegno dal tema “La verità storica sulla strage dell’aeroporto di Biscari”, a questo appuntamento hanno preso parte Roberta Angelilli Vice presiedente del Parlamento europeo, Domenico Nania Vice Presidente del Senato, i Prefetti di Ragusa e Catania insieme ad altre figure istituzionali di primo livello.

“Quale miglior occasione” – spiegano i responsabili del comitato NoMuos – “per poter spiegare alla nostra classe dirigente i seri rischi a cui cinque milioni di siciliani andranno incontro se tale installazione venisse ultimata. Abbiamo” – continuano gli esponenti del comitato – “accolto le Istituzioni con slogan e bandiere per attirare l’attenzione sul problema Muos con la speranza che una nostra delegazione potesse interloquire con loro. Ciò che ci indigna maggiormente non è il fatto che non ci abbiano fatto entrare. L’unica figura istituzionale ad essersi avvicinata al sit-in è stato Domenico Nania il quale pur essendo, non solo tra le figure istituzionali più importanti in Italia, ma anche e soprattutto un siciliano, ha detto di non essere al corrente della situazione. Le parole dell’onorevole Nania “ – concludono – “ci lasciano molto perplessi ma questo conferma che c’è ancora molto da fare e che la classe politica deve svegliarsi prima che sia troppo tardi.”

La carovana NoMuos ha proseguito poi la sua opera di informazione e protesta alla volta di Santo Pietro (frazione di Caltagirone) dove, in occasione del 69esimo anniversario della strage dei prigionieri italiani perpetrata da alcuni graduati della 45esima divisione americana di fanteria, nel contesto della violenta battaglia di Gela, ha partecipato’ alla cerimonia di inaugurazione del cippo commemorativo recante i nomi delle 70 vittime italiane e 4 tedesche.  In quest’occasione si è ripetuto il presidio con le stesse modalità.

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