NON CI STO! L’ASCOM, INVECE DI TUTELARE I PROPRI ASSOCIATI DANNEGGIA IL COMMERCIO

L’associazione commercianti non deve continuare ad essere usata per fini politici

Non ci sto,  perché in prima persona da anni mi impegno  per promuovere l’immagine di Scoglitti . Leggere sui giornali che organi ufficiali, come i dirigenti Ascom, diffondono dati senza alcun riscontro oggettivo , senza una adeguata analisi comparativa del trend nazionale, provinciale e locale,  rappresenta solo un danno a quanto di buono si è messo in piedi per fronteggiare un anno difficile .

L’Ascom nella recente campagna elettorale ha visto i propri dirigenti schierati con la destra  perdente di Incardona  e spesso ha assunto posizioni critiche , magari non rappresentando pienamente  il pensiero dei propri associati, ora, però,  la vis polemica  è fuori luogo e quanto mai inopportuna : nonostante la crisi nazionale e la necessità di ridurre le spese , Scoglitti , grazie all’offerta di buoni servizi pubblici  e dell’unico programma di spettacoli ed eventi sportivi che esiste in provincia, sta facendo registrare ottimi incassi agli operatori commerciali .  Basta frequentare un pomeriggio il punto di informazioni del Faro, per vedere quanti turisti passino  e quali commenti positivi stiano dispensando per la località .

Vero è che gli alberghi hanno un calo di presenze sensibile, ma altrettanto vero che aumenta  in modo esponenziale la presenza di turisti  presso B/B, affittacamere , e presso i tanti appartamenti che si affittano via internet .

Il dato  pubblicato del segretario dell’Ascom  Arancio Mazza sulle “colazioni” appare  frutto  di una chiacchierata informale con un gestore di un bar , ma non snocciola alcun dato, perché nonostante il ruolo istituzionale l’Ascom non ha commissionato né realizzato  alcuno studio sui volumi d’affari, sulle presenze , sull’indice di gradimento dei servizi della frazione da parte di arriva a Scoglitti.  Ed in particolare,  Arancio Mazza ha calcolato che la presunta diminuzione di “colazioni” deve essere messa in relazione all’aumentato numero di esercizi commerciali?

Come mai l’Ascom non vanta l’effetto moltiplicatore dell’investimento del cartellone estivo da parte del Comune di Vittoria che sta facendo introitare   circa 2 milioni di euro ai nostri commercianti  e invece si lamenta della degustazione di cannoli siciliani, perché affidata ad un solo operatore ? In tal modo , il presidente dell’Ascom, dà una dichiarazione fasulla : il programma ufficiale dell’Open Village non prevede sagre ma degustazioni che sono state autorizzate a chiunque l’abbia richiesto e quindi alla Villa comunale , in via Messina , a Baia Dorica e in Piazza Cavour. Le autorizzazioni sono state concesse a più soggetti e in vari luoghi pubblici . Forse Prelati dimentica che invece fu l’Ascom lo scorso anno ad ottenere un contributo provinciale e ad investire  per organizzare una serata di degustazione all’interno di un noto locale di Scoglitti “il Gabbiano”.

Quindi ai dirigenti Ascom chiedo di essere più cauti nella divulgazione di dati , perché così si crea solo un danno di immagine che si traduce in minori presenze  e in un danno concreto per gli associati che rappresentano, che dalle associazioni di categoria hanno bisogno non di “chiacchiere sotto l’ombrellone”, ma di una vicinanza reale e concreta.

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Fin qui il consigliere Nicosia a cui voglio rispondere solo per la parte riguardante  l’intreccio, da evitare assolutamente, tra chi rappresenta organismi pubblici e privati e forze partitiche. Non dico cioè che il Presidente dell’Ascom non debba avere idee politiche, ma dico che non può partecipare a riunioni private, comizi, incontri elettorali di una forza politica anche se non è vietato dalla legge e poi scrivere ferro e fuoco di altri, ovviamente avversari. Nicosia ha perfettamente ragione quando dice che a volte si usano informazioni incaute solo per danneggiare le parti politiche avversarie. Chi scrive ha assistito nell’ultima campagna elettorale ad esponenti di conf-commercio, ma anche di altri sindacati partecipare a riunioni su riunioni di un candidato politico. Questo non si può fare: i presidenti, i direttori,  i dirigenti di organismi pubblici e privati possono avere tutte le idee che vogliono ma non possono partecipare, come carbonari, alle riunioni politiche pubbliche”.

Franco Portelli

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