NON CE NE ANDIAMO…

 Questo è  il ritornello ossessivo recitato in questi giorni da Ammatuna e compagni, come a comunicarci che il loro unico interesse  è quello di restare attaccati alle poltrone, quasi a dire  ”Dio me l’ha data e guai a chi me la toglie”. Con tutti i problemi che  giornalmente la  gestione dell’ente Comune chiede di affrontare, non ultimi la bocciatura della delibera Tari e la bocciatura del piano di riequilibrio, loro ci fanno sapere che staranno ben saldi sulle poltrone.

Si vede bene però come questa amministrazione sia ormai alla frutta, battuta ancora una volta sonoramente su un provvedimento sul quale afferma di aver lavorato per mesi,  che però come suo solito ha presentato in aula qualche ora prima della votazione, e senza una maggioranza che potesse votarlo favorevolmente. Che oggi si sia quasi alle battute finali, si vede anche da come questa amministrazione comunica:  scopiazzando, in parte, gli scritti dell’opposizione, e lanciando a destra ed a manca accuse,  piene di veleno e frustrazione, quasi fosse  una zitella isterica, a cui sia sfuggita anche l’ultima occasione di maritarsi.

Non creda il vicesindaco che gettando fango sui consiglieri e sulla loro militanza passata, possa considerarsi egli stesso  un anima candida, oppure possa egli pensare di espiare i suoi trascorsi da amministratore e la sua fattiva partecipazione alla creazione del disastro in cui si trovano le casse comunali, solo facendo una timida ammissione di colpa durante i Consigli comunali; se il dissesto si paleserà, egli sarà uno dei primi che ne dovrà rendere conto, non solo ai cittadini. La smetta dunque di minacciare i consiglieri non consenzienti ai suoi ordini, con  esposti per danni erariali, o di ricattare i consiglieri con i problemi, peraltro molto seri, dei dipendenti precari, ai quali questa amministrazione poteva, fino a qualche tempo fa, dare una soluzione.

Il piano di riequilibrio, presentato, giacchè nessuno ne parla, è solo una sorta di castrazione per i cittadini,  tassazione al massimo per 10 anni, mancanza di servizi ai cittadini, vendita di partecipate; quale è la differenza con il dissesto, che limita tutto a 5 anni,  e forse meno, e viene gestito da persone capaci?

Signor Sindaco stia sereno che nessuno  vuole la sua poltrona !

Invece di distrarsi facendo rappresentanza in America, o stando dietro ai pettegolezzi di facebook, da domani si occupi seriamente dell’azione amministrativa, pensi a creare un governo condiviso da tutti, riprenda le redini della sua amministrazione e le tolga di mano a chi, assieme al suo cerchio magico,  ha instaurato un piccolo regime, per vessare i cittadini, al solo scopo di tornaconti elettorali propri.

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it