NO ALL’ELETTRODOTTO SICILIA – MALTA. IL MOVIMENTO TERRITORIO SI DICE CONTRARIO

“Saremo in prima linea contro l’elettrodotto che si intende realizzare tra la Sicilia e Malta”. Così il Movimento Territorio di Ragusa che contesta l’ipotesi prevista da EniMalta. Dopo il parere contrario che aveva dato il Comune di Ragusa nei mesi scorsi, quella dell’elettrodotto è un’ipotesi che torna alla ribalta a seguito della comunicazione, giunta appena lo scorso 8 gennaio, per la convocazione di una conferenza di servizio presso il Ministero dello Sviluppo Economico per esaminare l’autorizzazione relativa alla costruzione di un elettrodotto Italia – Malta. Il progetto prevede la realizzazione di un elettrodotto con la portata di 220 KV, in cavo parzialmente interrato e in parte sottomarino.

Il Movimento Territorio e i gruppi consiliari di riferimento ricordano che si tratta di un tema già noto. “Già in data 27 giugno 2012 – viene spiegato – era già pervenuta al Comune una richiesta dalla Regione per un parere da fornire, in appena 24 ore, sull’elettrodotto. E già allora il sindaco Dipasquale aveva risposto negativamente, diffidando i soggetti proponenti ad interrompere la procedura per la realizzazione dell’elettrodotto in questione, esprimendo il parere negativo del Comune di Ragusa e invitando tutti ad individuare percorsi alternativi che tutelino realmente l’ambiente. Il Movimento Territorio e i gruppi consiliari condividono le valutazioni e le preoccupazioni espresse allora dal sindaco Dipasquale. L’elettrodotto partirebbe da una stazione posta accanto all’attuale depuratore a Marina di Ragusa, alla fine del lungomare. Il cavo sottomarino attraverserebbe tutto lo spazio d’acqua antistante la pre-riserva del fiume Irminio, con grave danno per l’ambiente, per la flora e la fauna marina. I cavi marini tra l’altro si sovrapporrebbero ad altri impianti tecnologici che già insistono su quell’area, aumentando di fatto il livello di pericolosità”. Vale inoltre la pena ricordare che lo specchio d’acqua antistante la pre-riserva è stato oggetto di intervento della Giunta Dipasquale per l’istituzione di una riserva marina, iniziativa che va nella direzione totalmente inversa rispetto al posizionamento di impianti tecnologici di così grande impatto come l’elettrodotto che si intende realizzare. Gli scavi orizzontali necessari per il collegamento tra cavi marini e cavi terrestri occuperebbero una vasta area accanto al depuratore, compresa la spiaggia della pre-riserva, dunque con un intervento assolutamente invasivo e che andrebbe a compromettere lo stato dei luoghi.

“Per tali motivi chiediamo al commissario di attivarsi immediatamente per esprimere parere contrario ed adottare ogni altro atto idoneo a poter interrompere e bloccare tale iniziativa – dichiara Vito Frisina, coordinatore cittadino di Territorio Ragusa – I gruppi consiliari depositeranno presto un apposito atto consiliare che speriamo possa trovare il supporto anche delle altre forze politiche. Noi siamo pronti alle barricate”.

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