NO ALLA SOPPRESSIONE DELL’IDENTITA’ TERRITORIALE
20 Lug 2012 06:57
“La relativa disattenzione, a parte qualche sparuta voce, con cui è stata accolta la notizia dell’accorpamento della provincia di Ragusa con quella di Siracusa non può farci restare con le mani in mano. Dopo il momento della riflessione e dell’indignazione, è arrivato quello dell’azione”.
Giuseppe Di Noia, presidente del Consiglio comunale di Ragusa, annuncia la creazione di un comitato che, coinvolgendo altre figure istituzionali presenti sul territorio dell’area iblea, si farà carico di perorare la causa di una provincia che, dopo 85 anni di storia, compirebbe un passo all’indietro senza precedenti, annullando anni e anni di conquiste.
“Un organismo, quello che intendiamo organizzare – prosegue Di Noia – che non avrà alcuna pregiudiziale di carattere politico e che, anzi, accoglierà di buon grado tutti coloro che, da destra a sinistra, intendono battersi istituzionalmente per fare recedere il Governo Monti da questo intento che, tra l’altro, rischia di avere effetti disastrosi anche per la nostra economia, in un momento storico in cui tutti cercano solo di sopravvivere. Ma il problema non è soltanto questo. Il problema è anche quello dell’appartenenza ad una identità territoriale, ad una comunità che, in questi decenni, ha sviluppato determinate peculiarità, tanto da essere chiamata l’isola nell’isola. E fatevelo dire da chi, non essendo originario del posto, ha avuto modo di apprezzare, forse ancora più e meglio di coloro che vi sono nati, la capacità e la determinazione di un popolo che ha sempre guardato oltre. Ora tutto questo andrebbe a cadere. Sulla scorta di scelte penalizzanti solo per alcuni. Ecco perché porteremo avanti l’idea di un comitato “Salva Provincia” con l’obiettivo di raggiungere, in tempi brevi, risultati di interlocuzione il più possibile efficaci”.
Di Noia lancia anche una serie di proposte operative per il futuro. “La soppressione delle Province tout court ha un senso. Ma solo se si andranno a costituire – prosegue – le Unioni dei Comuni che potrebbero, ricalcando gli schemi territoriali delle attuali province, svolgere un ruolo operativo sovracomunale, con l’obiettivo di risolvere le emergenze che interessano le varie comunità cittadine da vicino. Un aspetto vale la pena di sottolineare. E cioè che gli eventuali componenti delle Unioni, nominati tra i consiglieri comunali dell’area iblea, non dovrebbero percepire alcun gettone di presenza o la doppia indennità. Altrimenti, andremmo incontro a un nuovo spreco di cui sinceramente, in questa fase, non si avverte il bisogno. Siamo pronti, anche con il supporto del sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, molto sensibile sull’argomento, a dare il via ad una nuova fase di rivendicazione territoriale che ci garantisca una certa tranquillità in vista di un futuro che si annuncia sempre più incerto”.