NESSUN REATO MA LA ROVINOSA CADUTA DI ILARDO SULLA BUCCIA DI BANANA

In merito alle dichiarazioni, ampiamente riportate dalla stampa, del capogruppo della lista Dipasquale Fabrizio Ilardo sulla conferenza stampa a cava dei Modicani, con le quali viene fatto passare il messaggio che durante la conferenza stampa, da noi organizzata, siano state commesse illegalità intendiamo esporre quanto segue. Il messaggio è chiaro nell’intento e falso nel contenuto. Diventa facile l’equazione, per i lettori e visti anche alcuni titoli, che i partecipanti alla conferenza stampa (visibili dalle foto e dai filmati) hanno commesso delle “illegalità” e tali atti sono così gravi e “fuori dalla legge” da costringere il solerte Consigliere Comunale a chiedere urgentemente, di sabato, al Sindaco di valutare “di adire le vie legali per punire chi ha agito contro la legge”. Cominciamo a riportare la verità. Qui intanto, di illegittimo rileviamo solo la diffamazione di Ilardo e dichiariamo, per l’opinione pubblica e per chi ha pubblicato tale comunicato, che :

1) la conferenza stampa è stata organizzata da Italia dei Valori, da Sel, Fed, dalle liste del candidato Guastella ed anche dal Pd;

2) la conferenza stampa, come si evince dalle immagini diffuse dalle televisioni, si è svolta come sito fisico (su richiesta di Italia dei Valori) davanti al cancello CHIUSO (lo è dall’ottobre 2009 giorno dell’inaugurazione) dell’impianto di compostaggio e quindi non ci siamo neanche arrivati alla discarica;

3) nessuno di Italia dei Valori e nessuno dei partecipanti alla conferenza stampa è saltato all’interno della struttura e all’interno della discarica;

4) dispiace che il collega Ilardo debba ricorrere, nel tentativo di sviare dal contenuto incontestabile della conf. Stampa relativa a tutto ciò che è stata la cattiva gestione dei rifiuti in questi anni, a proferire calunnie tra l’altro oggettivamente ed inconfutabilmente contestabili (basta visionare i filmati con il cancello chiuso alle spalle), ma evidentemente l’importante non è il confronto ma è l’ infangare e tentare di nascondere il malgoverno.

Purtroppo, Fabrizio Ilardo è scivolato nella classica “buccia di banana”, forse lasciata dalla non eccessiva pulizia delle strade a Ragusa, e volendo prendere qualche spunto dalla sua nota vogliamo anche ricordargli che, pur non trovandoci nella fattispecie perché ribadiamo che non siamo in alcun modo entrati nelle strutture e nell’area interna ma non l’abbiamo neanche pensato anche perché il consueto odore nauseabondo non invita ad entrare, non è illegale che Consiglieri Comunali o Provinciali nell’esercizio delle funzioni inerenti il mandato elettivo possano svolgere attività ispettiva di vigilanza e controllo fuori dalle aule consiliari e all’interno degli ambiti di competenza territoriale che riguardano i loro Consigli e in tale funzione rientrano i siti e le attività gestite direttamente e/o indirettamente attraverso aziende, consorzi e società di cui gli Enti Locali stessi sono controllori o soci. Auspicheremmo pertanto che Ilardo, con onestà e dopo essersi ripreso dalla “caduta della banana”, rettifichi e chiarisca meglio CHI, QUANDO e COME ha visto, durante la sua “caduta”, commettere le “illegalità” da lui denunciate.

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