NELLA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

Alcune riflessioni.

Oggi ,25 novembre, mentre si celebra la  giornata internazionale contro la violenza sulle donne , in Italia  una donna viene uccisa dal proprio compagno.   E’ successo anche oggi, ancora una volta.

Mi chiedo :  Perché?
La donna dal mio punto di vista è una delle creature più incredibili del mondo : è capace di privarsi di tutto per le persone che ama, con un solo abbraccio può fare sorridere chi prima piangeva e con un solo sorriso riesce a donare sicurezza.
Non  so  minimamente  immaginare come si possa far del male ad una creatura così meravigliosa. Purtroppo succede molto spesso che le donne così forti eppure così fragili  vengano picchiate dai loro fidanzati,  mariti e compagni , da coloro  che per primi dovrebbero  proteggerle,  farle sentire uniche, amarle….
 Ci sono ancora al mondo  luoghi  in cui  le donne sono usate come degli oggetti, obbligate a sposarsi con uomini delle volte molto più grandi di loro, e quando tentano di ribellarsi  vengono maltrattate, picchiate a sangue, senza potere denunciare   perché non le ascolterebbe nessuno. In questi paesi le loro uniche prospettive sono  quelle di procreare, accudire e ubbidire, non hanno alcun diritto, ma solo doveri e sottomissioni.

 In Italia come in altri paesi democratici la donna è libera di amare e di sposare la persona amata, eppure  anche qui non sempre la vita delle donne è facile, si sente sempre più spesso di uomini che  con tutta la loro rabbia si accaniscono contro la loro donna anche per motivi  spesso stupidi e irrilevanti. La donna in Italia potrebbe denunciare queste violenze, ma molte volte non lo fa. Ha paura, oppure continua a ripetersi che non succederà più e di questo cerca di autoconvincersi.
Ma  si sa che un uomo che fa del male alla propria donna non smetterà mai. La donna deve essere forte e denunciare questi maltrattamenti perché se non lo fa  in tempo, un giorno per lei potrebbe essere troppo  tardi.

                                                         Margaret  Badalucco

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