Nel mare di Punta Secca segnalato un relitto di nave del periodo tardo-romano

Un relitto navale in legno, probabilmente del periodo tardo romano, è stato segnalato nelle acque di Punta Secca. L’idea di trasformare Punta Secca in un sito di archeologia subacquea è affascinante e potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale della zona.

IL RITROVAMENTO

Recentemente dopo la segnalazione di un privato cittadino, l’associazione Centro Subacqueo Ibleo Blu Diving, che ha il nulla osta da parte della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia, ha provveduto immediatamente a visionare il sito e a fare la segnalazione ufficiale presso la delegazione di spiaggia di Marina di Ragusa/Guardia Costiera.

Il verbale, prontamente spedito via e mail anche alla Soprintendenza del Mare, evidenzia il rinvenimento di un relitto navale in legno e dalle caratteristiche si potrebbe ipotizzare del periodo tardo romano dal 235 d.C. al 476 d.C.

L’AREA

L’area è già soggetta a tutela archeologica dal 2006 , ed a seguito delle ulteriori verifiche da parte degli archeologi della Soprintendenza del Mare. E chissà che in futuro non possa svilupparsi un progetto per un corso di archeologia subacquea destinato alla formazione universitaria in questo settore, coinvolgendo le istituzioni locali, il Comune di pertinenza, imprese turistiche, nell’ottica della valorizzazione del territorio

Foto del CSIBD

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