Nasce l’associazione forestali italiani

Fondata ad Enna l’Associazione Nazionale Forestali Italiani (A.N.Fo.I.) che si pone l’obiettivo di promuovere politiche di difesa del territorio e dell’ambiente. L’assemblea, presieduta da Santo Di Stefano, con segretario Paolo Tanasi, ha nominato i componenti del comitato direttivo provvisorio: presidente è stato eletto Michele Salvatore Lonzi, suo vice Carmelo Anzaldi, mentre il ruolo di segretario tesoriere è ricoperto da Angelo Rabbito, consiglieri Giuseppe Alessi e Vincenzo Amico.

Nell’intento di sviluppare una migliore consapevolezza e conoscenza ambientale, l’A.N.Fo.I. tende alla crescita di una cultura specifica mirata alla difesa dai dissesti ambientali ed idrogeologici, è rivolta alla tutela del bosco e della sua particolare biodiversità. I lavori dell’assemblea sono stati assistiti da Emanuele Schiavo, segretario regionale dell’Aics (Associazione Italiana Cultura e Sport), ente di promozione sociale riconosciuto dal Ministero degli Interni al quale l’A.N.Fo.I. aderisce adottandone la tessera nazionale.

“Questo sodalizio – ha dichiarato l’agronomo Michele Salvatore Lonzi subito dopo l’elezione alla carica di presidente –  nasce nell’ottica della difesa dell’identità del soppresso Corpo Forestale Italiano. Partendo dalle Regioni e Province autonome, si vuole favorire la nascita di un solido coordinamento fra le stesse. Operando, inoltre, l’interscambio di uomini e mezzi mirato al miglioramento dell’efficienza e alla diminuzione dei costi di esercizio, auspichiamo – ha proseguito – che ci si possa ricredere sulla decisione politica che ha portato alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato”.

Dopo la nomina, Lonzi ha relazionato sul grave disastro ambientale causato dai numerosi incendi che hanno colpito vaste aree di pregio della Sicilia. Il presidente si è poi soffermato sullo scontro istituzionale fra Protezione civile nazionale e governo della Regione Siciliana che “scaturisce – ha dichiarato Lonzi – dalla insufficiente organizzazione della attuale campagna antincendio e dalla mancata riorganizzazione del Corpo forestale della Sicilia che oggi, più che mai, non più rinviabile a seguito dello scioglimento del Corpo forestale dello stato”.

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