Motivi passionali al centro della lite fra due cittadini tunisini a Scicli

A darsele di santa ragione sono stati due cittadini di nazionalità tunisina. Erano un po’ alticci dopo aver bevuto qualche birra di troppo. Ed è stata proprio una bottiglia di vetro l’arma usata da entrambi, per azzuffarsi. L’episodio è accaduto ieri sera poco dopo le 20,30 nella piazzetta a sud di Largo Gramsci, in pieno centro cittadino. E’ un luogo frequentato da extracomunitari che hanno fatto di questa parte della città il loro punto di incontro. A venire alle mani sono stati due tunisini. Due tunisini, cinquantenni, con vecchia ruggine per motivi passionali e, fra l’altro, imparentati fra di loro.

Avevano bevuto e con le bottiglie di vetro si sono create le armi per colpirsi e difendersi.

Due i feriti. Uno avrebbe riportato una ferita all’addome ed uno alla testa. Ferite, entrambe, riferite all’uso di bottiglie rotte usate come armi. Sul posto, scattato l’allarme, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Modica e l’equipe del 118 che ha trasportato i feriti al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore-Nino Baglieri.

Dagli interrogatori dei due feriti è venuto fuori il motivo per il quale i due tunisini sono arrivati alle mani. Motivo legato a sentimenti di gelosia. Un episodio, quindi, che esula dagli episodi delinquenziali che si sono verificati negli ultimi tempi e che hanno portato ad indirizzare su Scicli i riflettori delle forze di polizia che da sempre, ad onor del vero, hanno avuto un’attenzione massima su questa parte del territorio dove “il venire alle mani” sembra lo strumento preferito per aprire e chiudere “partite” personali o di gruppo.

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