Una prima indimenticabile per Oceanomare a cura del Centro Teatro Studi

Metaforico, poetico e onirico. E poi la recitazione sulla sabbia, dinanzi al mare, che ha reso l’atmosfera magica. Una “prima” indimenticabile, ieri sera, a Marina di Ragusa, nel tratto di spiaggia antistante lo Yacht club Marsa’a Rillah, per il Centro teatro studi che, in collaborazione con il teatro Donnafugata, ha portato in scena la riduzione drammaturgica curata da Giuseppe Ferlito di OceanoMare di Alessandro Baricco. I due attori in scena, lo stesso Ferlito con la bravissima attrice etnea Maria Rita Sgarlato, hanno dovuto riadattare gli spazi, facendo diventare palcoscenico il tratto di litorale in cui hanno recitato. D’altro canto, è proprio il testo a parlare di una spiaggia dai poteri taumaturgici, quasi miracolosa, che infonde coraggio per individuare la propria strada e assecondare i propri desideri. 

Una scelta precisa quella compiuta dal regista Franco Giorgio che ha così ambientato questa produzione nel suo ambiente, per così dire, naturale. E’ stata fatta rivivere la locanda Almayer, un posto insolito, un edificio che sorge sulla riva del mare, un luogo quasi al di fuori del tempo, dove confluiscono persone provenienti da latitudini lontane, con la segreta speranza di ritrovarsi con se stessi e con gli altri. I personaggi, profondamente umani, sembrano avere una propria “missione” da svolgere proprio in quel luogo: svegliarsi ogni mattina per fare un ritratto con l’acqua del mare, ad esempio, o studiare dove esso finisce. I due attori sono stati perfetti e istrionici nei vari ruoli che hanno interpretato con naturalezza, profondità, diventando di volta in volta i personaggi in cui si calavano. “Con OceanoMare – dice il regista Giorgio – abbiamo cercato e cerchiamo di offrire molti spunti di riflessione sul proprio sé e sulla vita in generale, evocando un universo di contrasti, dolcemente oscillando tra il concreto, l’astratto e, a tratti, l’evanescente. La “prima” di ieri sera credo sia stato qualcosa di inaspettato, straordinario e sinceramente irripetibile”.

 

 

 


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