MODICA, REFEZIONE SCOLASTICA

Un accordo particolare e pare di dubbia legittimità quello che invece di tutelare i diritti dei 14 lavoratori della refezione scolastica modicana sta producendo un’attesa lunga ed ingiustificata delle spettanze loro dovute , sminuendo il potere contrattuale, proprio di ogni sindacato, nelle vertenze riguardanti i sacrosanti diritti dei lavoratori, primo fra tutti quello di veder retribuito il proprio lavoro.

“La vicenda pare affondi le sue origini – afferma il segretario provinciale della Confsal, Giorgio Iabichella – nella stipula di un accordo sindacale di dubbia legittimità, tra un solo sindacato (la Cisl),in rappresentanza di solo 4 dei 14 lavoratori e la ditta che gestiva l’anno scorso la refezione scolastica (Flaccavento) davanti all’Amministrazione Comunale (Sindaco ed il Sig. Cavallino). In detto accordo Flaccavento “prometteva” che, non appena avesse intascato i pagamenti relativi al consumo dei pasti di insegnanti e assistenti scolastici, da parte degli istituti, avrebbe immediatamente pagato le spettanze dovute ai lavoratori per il lavoro svolto nei mesi di marzo-aprile-maggio 2011. A garanzia di ciò il sig. Flaccavento pare abbia dato, in quella sede, nelle mani del sindacalista di turno, un assegno corrispondente alla somma necessaria per pagare il lavoratori (circa 20 mila euro), pare senza data di emissione ed intestato personalmente al sindacalista stesso.” A fronte del pagamento effettuato a dicembre da parte degli istituti scolastici nei confronti della ditta di Flaccavento non è scaturito il passaggio successivo, cioè quello del consequenziale pagamento dei lavoratori. Da qui le legittime richieste di questi ultimi di poter entrare in possesso delle tre mensilità loro dovute.

“Ad oggi però il sig. Flaccavento  – continua il segretario Iabichella – non ha ancora inteso “mollare un quattrino” e pare che nel suo conto non vi siano le somme necessarie per coprire l’assegno di 20 mila euro dato in mano al sindacalista. Quest’ultimo rimanda di giorno in giorno i lavoratori, dicendo loro che non può versare l’assegno, rendendolo esigibile, per procedere ad un eventuale pignoramento di beni. E’ un fatto gravissimo, poichè oltre a dimostrare di non aver saputo far valere le proprie ragioni, sminuisce la forza, propria di ogni sindacato, per la tutela dei diritti dei lavoratori. Altrettanto incredibile è l’atteggiamento silente dell’Amministrazione Comunale che, seppur avendo fatto il proprio dovere, facendo emettere il pagamento per le scuole e quindi facendo arrivare le somme in tasca a Flaccavento, oggi rimane immobile a guardare, dal balcone di Palazzo S. Domenico, questi eventi sconcertanti sia per i lavoratori che per le altre organizzazioni sindacali “stranamente” escluse dalla concertazione sindacale. Se il Sindaco avesse convocato tutti i sindacati, qualcuno, forse, gli avrebbe indicato come agire, legittimamente e con la piena garanzia di recuperare comunque i soldi dalla ditta. Vi sono vari interrogativi ai quali spero che, i soggetti che hanno causato la spiacevole situazione, daranno presto una risposta. Auspico, soprattutto, – conclude Iabichella per la Confsal – che si trovi una soluzione per far sborsare alla ditta del Flaccavento (che ha causato solo danni al Comune ed ai lavoratori modicani) le spettanze dei lavoratori.”

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