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MODICA, REFEZIONE SCOLASTICA A RISCHIO?
25 Nov 2011 13:20
Sono 190 i pasti giornalieri previsti ed indicati nella pubblicazione del bando di gara per il servizio di refezione scolastica per l’anno scolastico 2011/2012 dal Comune di Modica. 14 lavoratori da assumere per 4 ore al giorno per 150 giorni di effettivo servizio previsto.
Questi i numeri della refezione scolastica modicana per l’anno in corso.
Pare che la ditta affidataria, la Risto-Catena Srl di Enna, abbia riscontrato, in meno di due settimane di servizio a Modica(ha iniziato il 7 novembre), che l’appalto aggiudicatosi non sia proficuo per le proprie casse. Per cui nei giorni scorsi ha convocato i lavoratori (pare davanti ad un solo sindacato) dinanzi al Sindaco, per rivedere cio’ che era stato fissato nell’appalto.
Pare che i pasti minimi previsti nel bando di gara (che oggi, tra l’altro, sono oltre 250) non sono sufficienti a far rientrare l’azienda ennese nelle spese di gestione, per cui ha chiesto di ridurre le ore di lavoro al personale, addirittura dimezzandolo in alcuni casi, in attesa che il numero dei pasti aumenti, altrimenti si vedrà costretta a chiedere la rescissione del contratto. Sacrifici richiesti sempre a quei lavoratori che, gia’ nel 2008, si sacrificarono riducendo il loro orario di lavoro (sempre con il beneplacito di un sindacato della triplice) da 6 a 4 ore, pur di salvaguardare il loro beneamato posto di lavoro.
Ed il Sindaco che cosa fa? Ed il suo assistente Cavallino? Anch’essi, come nel resto del Paese, ammiccheranno a certi “soprusi” perpetrati contro la dignità dei lavoratori?
“Rimango basito da certe circostanze fantascientifiche,-afferma il Segretario Provinciale della Confsal-Fials, Giorgio Iabichella – seppur giustificando i lavoratori, che sono gli unici a pagarne di tasca propria. La persistente superficialità dimostrata dall’Amministrazione Comunale negli ultimi 3 anni, ha causato la riduzione dei pasti da circa 700 giornalieri del 2007 ai 190 di maggio scorso, affidando il servizio alle “varie” ditte del ragusano Flaccavento, gia’ conosciuto per vari sequestri di merce effettuati dai NAS nella sua sede ragusana, e per i danni perpetrati ai piccoli alunni modicani ed alle famiglie, fornendo cibo scadente e di grammatura molto inferiore a quanto stabilito dagli appalti con l’Ente. Il Comune di Modica pur conoscendo bene le problematiche, ha fatto si che le famiglie dei piccoli alunni, nel corso degli ultimi 3 anni, si disinnamorassero del servizio fornito dal Comune, magari preferendo un semplice panino per il pranzo dei loro figliuoli.”
“Oggi – conclude Iabichella – raccogliamo i frutti di una gestione disastrosa del servizio di refezione scolastica. L’azienda ennese, che ha pure le sue ragioni(anche se ha partecipato all’appalto conoscendo già il numero dei pasti previsto), pur di continuare a gestire il servizio chiede un sacrificio ai lavoratori, e gli unici colpevoli della grave situazione creatasi, cioe’ i componenti dell’Amministrazione comunale, ne escono a testa alta, visto che la riduzione dell’orario di lavoro risulterà, probabilmente, come voluta dai lavoratori, tramite il sindacato di turno…”
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