MODICA: I GETTONI DI PRESENZA FANNO VERGOGNARE LA CITTA’

Denunciano cosi’ i “pentastellati: “L’ultima seduta del consiglio comunale, affollata di consiglieri giunti in tempo per votarsi la reintroduzione dei gettoni di presenza, ha fatto capire chiaramente qual’ è l’interesse principale di questa amministrazione comunale e della maggioranza consiliare che ancora la sostiene. Sicuramente non è l’interesse generale della città e dei cittadini modicani, con i tanti problemi che, quotidianamente, sono costretti ad affrontare per tirare avanti. Sicuramente, l’interesse principale di tali politici è quello di percepire indennità e gettoni di presenza e tra l’altro senza alcuna riduzione, come se la città navigasse nell’oro, mentre tutti sappiamo in che stato si trova e cioè con un piano di riequilibrio nell’attesa dell’approvazione da parte del Ministero e della Corte dei Conti e con un prestito di 40 milioni di euro. Non si spiegherebbe altrimenti, infatti, l’atteggiamento dell’amministrazione, dei consiglieri e del presidente del consiglio comunale, il quale ha, infatti, incardinato il punto sui gettoni di presenza come primo punto urgente all’ordine del giorno e solo successivamente si sono svolte le numerose interrogazioni consiliari che da mesi attendevano di essere discusse e di ricevere una degna risposta dall’amministrazione nell’interesse primario dei cittadini. Come se ciò non bastasse, i consiglieri di maggioranza hanno bocciato l’emendamento del consigliere D’Antona che prevedeva la rinuncia ad ogni gettone di presenza e indennità, almeno fino a quando il Comune non esca dall’attuale situazione di incertezza e precarietà finanziaria e della riduzione del 30 per cento nella fase successiva”.

Pare infatti che D’Antona abbia rinunciato totalmente al suo gettone di presenza e depreca, disdegnando l’atteggiamento  dell’ amministrazione che a detta del movimento poteva compiere un gesto nobile e utile.

Punti di vista , qualcuno direbbe,  nel frattempo si adoperino parecchi a risolvere il “mistero” dei 40 milioni di euro.

 

 

 

 

 

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