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Modica di fronte al bivio: il Consiglio comunale chiamato a decidere sul dissesto
29 Gen 2025 16:36
Si riunirà stasera il Consiglio comunale di Modica per discutere e votare la dichiarazione di dissesto finanziario dell’ente, proposta dalla Giunta lo scorso 7 gennaio. Una decisione cruciale, che grava sulle spalle dei 24 consiglieri comunali chiamati a esprimersi con responsabilità personale su un provvedimento che, a questo punto, appare ineludibile. Gli ultimi tentativi di scongiurare il default attraverso un intervento del governo nazionale non hanno sortito alcun effetto. Da Roma, infatti, non è giunto alcun provvedimento straordinario né si intravedono margini, alla luce delle notizie che filtrano dagli ambienti capitolini, di eventuali emendamenti che possano ribaltare il quadro economico del Comune. I numeri parlano chiaro: Palazzo San Domenico è di fronte a un vicolo cieco e ogni ipotesi alternativa sembra ormai tramontata.
Un bivio inevitabile per il futuro della città
L’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 gennaio è chiaro: il dissesto sarà l’unico tema su cui i consiglieri dovranno esprimersi. Ma il vero nodo politico e amministrativo non è più se il dissesto sia evitabile o meno, bensì quale sia il modo più responsabile per affrontarlo. Ritardare ulteriormente la dichiarazione significherebbe aggravare una situazione già compromessa, esponendo la città a una paralisi finanziaria totale con conseguenze drammatiche sui servizi essenziali. Uno dei primi settori a subire l’impatto immediato sarebbe la raccolta rifiuti. Già oggi, tra agitazioni sindacali e difficoltà nei pagamenti ai fornitori, il servizio è a rischio. In caso di ulteriore stallo, il blocco delle spettanze potrebbe determinare l’interruzione definitiva dell’attività, con ripercussioni disastrose sulla vivibilità urbana. A risentirne sarebbero anche altri servizi fondamentali, in particolare quelli di assistenza alle fasce più deboli della popolazione, per i quali il Comune non avrebbe più risorse disponibili.
Una scelta di responsabilità politica
Il Consiglio comunale si troverà, dunque, davanti a un passaggio storico che segnerà la città per gli anni a venire. Ogni consigliere sarà chiamato a esprimere il proprio voto con piena consapevolezza delle conseguenze. L’astensione, il voto favorevole o quello contrario non saranno semplici atti formali, ma decisioni che incideranno direttamente sul futuro di Modica e dei suoi cittadini.L’appello alla responsabilità è chiaro: chi siederà domani sera nell’aula consiliare “Paolo Garofalo” dovrà ricordare che il proprio mandato non è un esercizio di rappresentanza di interessi di parte, ma un impegno nei confronti dell’intera comunità. La scelta di ciascun consigliere diventerà un passaggio chiave nella storia amministrativa della città e, qualunque essa sia, ne porterà il peso politico e istituzionale. Il 30 gennaio 2025 sarà una data che Modica ed i modicani non dimenticheranno facilmente.
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