MODICA, CITATI A GIUDIZIO DALLA PROCURA DUE MEDICI

A conclusione delle indagini disposte in esito alla denuncia di una cittadina di Modica, il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, ha disposto la citazione a giudizio di due medici, accusati di interruzione colposa della gravidanza di una gestante giunta alla 35^ settimana. P.A. nella qualità di medico di fiducia che aveva seguito nel tempo le varie fasi della gravidanza e A.G medico specialista in servizio presso l’ambulatorio della Divisione di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale di Modica, per negligenza, imprudenza, imperizia e per colpa professionale.  

P.A., nonostante le numerose ecografie eseguite (circa venti), secondo le indagini non ha individuato la presenza di cordone nucale e ha omesso, quindi, di diagnosticare tempestivamente la pericolosità del quadro clinico che si era venuta a creare nel corso della gravidanza (il funicolo ombelicale presentava cinque giri di cordone attorno al collo), caratterizzata dall’elevato rischio di esito perinatale avverso, nonché non ha interpretato correttamente la situazione di gravità in cui versava il feto.

Lo specialista  A.G., la sera del 12 luglio 2010, non ha posto attenzione alle alterazioni preagoniche evidenti nel tracciato cardiotocografico ed eseguendo un esame non idoneo allo studio che avrebbe imposto il caso, ha mancato di ricoverare la paziente e di monitorare il benessere fetale al fine di eseguire un eventuale parto cesareo in urgenza. Quindi cagionavano per colpa l’interruzione della gravidanza di L.P.M., con conseguente decesso del feto da attribuire a grave sofferenza ipossica fetale da stenosi serrata dei vasi ombelicali.

 

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