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MODICA: APPROVATA LA SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO
09 Ott 2014 06:25
Approvata a maggioranza la delibera sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio 2014 dopo quattro ore di lavori contrassegnati da dibattito e da sospensioni.
Presenti 24 consiglieri la seduta si apre con la illustrazione della relazione dei revisori dei conti sul parere relativo alla delibera della giunta sulla salvaguardia degli equilibri di bilanci e agli emendamenti presentati dall’amministrazione.
Il presidente del collegio, dr.ssa Anna Maria Aiello, rileva che il periodo è molto delicato per l’ente e quindi è necessario che il consiglio dia una collaborazione piena a motivo dei tempi stretti in cui si sta operando, anche se ai revisori vengono concessi otto giorni per rilasciare i pareri.
Ma ci si rende conto che considerata la situazione complicata degli uffici e la sollecitudine con cui bisogna elaborare il parere, il collegio ha lavorato alacremente in questa direzione. Parimenti, però, reclama un senso di maggiore responsabilità e di rispetto verso il collegio.
Il presidente fa una cronistoria dell’iter che ha determinato i pareri espressi, sia il primo del 30 settembre
parere non favorevole per i motivi già espressi) e sia il secondo ( parere favorevole a condizione perché di adottino tutte le attività così come diffidate con attuazione di verifiche cadenzate, 20 ottobre, 20 novembre, 20 dicembre, sul mantenimento degli equilibri di bilancio, con obbligo di verbale e relativa asseverazione del collegio) sugli emendamenti presentati dall’amministrazione. Si è registrato un errore formale, e quindi non sostanziale, di rappresentazione nel prospetto allegato al primo parere.
L’amministrazione deve accelerare i tempi della riscossione; quella della riscossione diretta è azione fondamentale anche per non creare residui attivi. Questo è necessario per determinare un cambio di rotta nelle anticipazioni di tesoreria.
La raccomandazione di effettuare una verifica degli equilibri così come disposti nel secondo parere è essenziale. Bisogna determinare, in modo serio e rapido, un servizio di riscossione.
Il presidente Garaffa ringrazia il collegio per il lavoro svolto ma non condivide l’affermazione secondo la quale il consiglio dovrebbe avere maggiore senso di responsabilità.
Il consigliere Andrea Caruso pone un quesito al segretario generale sulla questione che si connette alla qualità dei pareri resi, perché il segretario generale ha spiegato che il parere “è favorevole o non lo è”. Qui ci si trova davanti ad un parere condizionato la cui attività di verifica non dipende dai consiglieri comunali che votano un atto sotto condizione.
Il segretario generale pur avendo rispetto per il collegio rileva che quando ha precisato quest’aspetto ha reso una riflessione personale sul piano amministrativo e non su quello contabile.
La verifica dei controlli secondo regolamento si può fare ogni tre mesi, ma anche ogni mese con una forma di autocontrollo interno. La salvaguardia degli equilibri di bilancio sono essenziali atteso che l’ente è ancora sottoposto ad un piano di riequilibrio non ancora approvato.
Il consigliere Andrea Caruso replica dicendo che responsabilità ha se vota favorevole alla delibera?
La segretaria generale ritiene che l’ente ha il dovere di trasmettere alla presidenza del consiglio e quindi ai consiglieri gli esiti dei tre controlli così come previsto dal parere.
Il consigliere Andrea Caruso replica dicendo che se le condizioni non si realizzano può ritirare il voto favorevole che intende dare? Come potrebbe rimediare il consiglio?
Il presidente del collegio, Aiello, precisa che il parere è positivo; è solo condizionato perché l’ente faccia le verifiche degli equilibri di bilancio nei tempi che sono stati indicati nel parere considerato che la regola di recente non è stata sempre rispettata nei tempi dovuti.
Il consigliere Piero Covato propone di convocare il consiglio comunale il 20 ottobre, il 20 novembre e il 20 dicembre per testare le verifiche sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio in modo da apportare o meno
le variazioni.
Il sindaco sostiene che nel momento in cui si verifica che non ci sono gli equilibri di bilancio, l’amministrazione ha l’obbligo di riportare l’atto in consiglio per riequilibrare i conti rivedendo entrate e spesa.
Il consigliere Vito D’Antona valuta la richiesta del consigliere Caruso pertinente e l’intervento del sindaco è illuminante. Quello che sostengono i revisori dei conti è normale; il contenuto del parere non lo è.
Ricorda che fu approvato un bilancio di previsione 2013 con un parere condizionato a una serie di verifiche che poi non ci furono e il collegio scrisse dicendo che il parere non era favorevole.
Con tutto questo niente è successo e il bilancio preventivo 2013 partito con un parere condizionato fu non favorevole alla luce dei fatti. Oggi si pone lo stesso problema e il rapporto attiene il consiglio comunale con l’amministrazione.
Il consigliere Tato Cavallino ricorda che il parere alla salvaguardia è favorevole. Solo domani, se non saranno soddisfatte alcune condizioni, il parere cambierà. Da domani comincerà un’altra partita. Ma oggi la situazione è questa.
Il consigliere Carmelo Cerruto contrariamente al parere del consigliere Cavallino non è sicuro che il parere sia favorevole. Il gruppo del Pd sulla questione in discussione aveva fatto un’interrogazione, vedi bilancio di previsione 2013, sul parere dei revisori divenuto poi non favorevole. Ritiene di dover approfondire la problematica relativa al parere favorevole condizionato e qualcuno dovrebbe, una parte terza, certificarlo perché ritiene che questo è un parere contrario e penalizza la responsabilità del singolo consigliere. E chiede al presidente di farsi parte diligente su quest’ aspetto.
Il presidente del collegio, Aiello, ritiene che l’interpretazione autentica può darla solo chi ha espresso il parere. Ricorda che il bilancio di previsione 2013 è stato approvato dopo che si era consumata la gestione di 11/12 di mesi. Quindi i dubbi nascevano sulla disponibilità dei tempi atteso che nessun riequilibrio poteva farsi su quel documento.
Si era chiesto un controllo al 20 di dicembre 2013 e gli uffici non sono stati in grado di dare la documentazione o un verbale di verifica. Quindi quella condizione non si realizzò.
Oggi le condizioni sono diverse e quindi si può operare la salvaguardia degli equilibri di bilancio atteso che il bilancio di previsione 2014 è stato approvato a luglio. Ciò è una garanzia perché sono indicate le fasi di controllo necessari e doverosi al bilancio. Se ciò non ci dovesse essere il collegio richiederà la convocazione del consiglio per riequilibrare i conti in un contesto che non è previsto dal regolamento.
Il consigliere Piero Covato reitera la sua richiesta di tre convocazioni del consiglio comunale e chiede il voto sulla proposta.
Il consigliere Giovanni Scucces valuta fuori luogo la proposta perché oggi si è aperto il dibattito sul punto.
Il consigliere Ivana Castello ribadisce che gli allegati al parere sono illeggibili e in qualche modo sbagliati e chiede se le variazioni siano state fatte e quindi esprimersi nel merito. Sottolinea che sui conti, alcuni non corretti, il collegio ha espresso il parere.
L’assessore al Bilancio, Enzo Giannone, giudica gli errori come errori formali. I revisori hanno ribadito questo concetto. L’unico refuso che ha un’importanza vera è quello del capitolo del fondo di garanzia che è stato poi modificato.
Il consigliere Ivana Castello chiede a questo punto i prospetti corretti.
Il collegio ha valutato i conti e quindi non c’è alcuna novità sui conti ed è stato fornito il parere all’emendamento.
Il presidente ai fini di far conoscere, con copie ai consiglieri, la correzione apportata al prospetto la seduta viene sospesa per dieci minuti.
Alla ripresa dei lavori sono presenti 28 consiglieri comunali e interviene l’assessore al Bilancio, Enzo Giannone che chiarisce i capitoli in cui sono state fatte le variazioni. Valuta che si tratta di refusi o errori di carattere formale e chiede il voto favorevole al punto.
Il consigliere Ivana Castello che apre una discussione sui debiti fuori bilancio, che sono stati ridotti per un milione di euro, nel mentre l’Ente ha dei debiti fuori con il Comune di Scicli, non ancora riconosciuto, e con la Spm. Nel piano di equilibrio finanziario era stato previsto il debito con Scicli che è di due milioni di euro. Bisogna mantenerlo o bisogna cambiare il dato dal piano di equilibrio.
Denuncia che c’è una grande incapacità alla riscossione dei ruoli e si determina l’accantonamento enorme dei residui attivi. L’emendamento dopo la determina del responsabile del III settore sulle attività di contrasto all’evasione tributaria ha avuto una critica da parte del collegio come si evince dal parere.
Ci sono accertamenti che non sono reali, oneri di urbanizzazione o i trasferimenti dalla Regione che sono fortemente diminuiti e quindi le somme previste non entreranno mai. Ritiene che siamo in disavanzo che è solo occultato, non si rispetta il patto di stabilità. Si stanno mantenendo delle entrate inesistenti. Non vede una politica di risanamento, il sindaco dimostri il contrario. Gli accertamenti non sono attendibili.
La segretaria sulla transazione del comune di Scicli la previsione è sul piano; la giunta ha approvato un’ipotesi di transazione parzialmente accettato dal sindaco e dall’assessore del comune di Scicli. Quell’amministrazione non ha approvato nessun accordo transattivo.
La restante somma si deve ridistribuire su diversi anni. Per quanto riguarda i trasferimenti per investimenti della Regione sono stati ridotti il fondo e quindi si attende una minore rimessa ma la Regione non ha ancora aggiornato i dati.
Sul riaccertamento dei residui attivi e passivi la giunta nel 2014 ha fatto atti in tre momenti.
Il bilancio di previsione 2014, sostiene il segretario generale, ha impegnato oltre tre milioni di euro per debiti fuori bilancio.
Il consigliere Vito D’Antona rileva che quello di questa sera è un film già visto.
Questo sindaco dovrebbe fare una statua d’oro ai predecessori perché ha trovato 40 milioni di euro per pagare i debiti. Questo comune è commissariato dai revisori dei conti. E questo non può andare bene.
La delibera di stasera non può essere votata. Rileva dal parere dei revisori dei conti alcune critiche forti all’azione dell’amministrazione come inattendibilità nei flussi di cassa e incertezza sulle passività potenziali e al mancato riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
Il parere è passato da un non favorevole a un favorevole condizionato dovuto sostanzialmente al rispetto del patto di stabilità. Ribadisce che le somme investire per l’estate modicana, 231mila euro e quelle per gli esperti il comune 68 mila euro e non se li può permettere o finanziare la scoperta dell’America. La strada è il recupero dell’evasione e il contenimento della spesa. L’amministrazione non ha fatto né l’uno né l’altro.
Il piano di riequilibrio deve essere ancora approvato e sul quale ci si è affidato a un professionista esterno seppur bravo ma gli adempimenti li deve fare l’amministrazione.
Sul piano delle entrate c’è solo il cartaceo e si può ritenere che su quelle somme ci sono dubbi che entrano.
Il comune di Modica è divenuto l’ente dove c’è una grande evasione.
Sull’Ici anni pregressi si è riscosso poco più del 6% al 2 settembre scorso.
Davanti a questi numeri e se si aggiungono questa sera altre somme si può ritenere che senza un’azione decisa quanto potrà rientrare metterà in equilibrio il bilancio?
Con questi numeri e questi dati si fa un danno al piano di riequilibrio non ancora approvato.
Il consigliere Carmelo Cerruto dichiara che è stato accertato il comune di Modica ha un bilancio di entrate di circa 107 milioni e a fronte di questo a oggi le riscossioni sono 17 milioni di euro. Ci trova davanti ad uno sbilanciamento tra entrate e uscite. Rispetto a questi numeri il collegio ha espresso parere non favorevole e l’amministrazione variando i numeri con un emendamento. Dei 5.300.000,00 di recupero di evasione sono stati riscossi 32.000,00 euro alla data del 25 settembre.
Ci sono cittadini modicani che non hanno alcuna intenzione di pagare e si chiede da dove proviene questo difetto. Perché, insomma, non si riesce a fare una serie lotta all’evasione fiscale. Non entra nulla da Tosap, da insegne pubblicitarie. Chiede al sindaco del come mai non riesce a debellare l’evasione fiscale.
Sulla spesa i tagli riguardano i fondi per acquistare le azioni dell’aeroporto di Comiso tanto reclamizzati, passano da trecento a zero euro; tagli alla biblioteca comunale. L’amministrazione non riesce a far pagare gli evasori e la scelta sulle uscite non le condivide e quindi voterà contro.
Il consigliere Piero Covato rileva che il fondo di solidarietà comunale è stato ridotto di quattrocento mila euro con tutte le conseguenze del caso. Respinge i giudizi del consigliere D’Antona quando parla di schizofrenia della maggioranza o che la stessa maggioranza sorride agli interventi dell’opposizione.
Il consigliere D’Antona attacca polemicamente senza alcuna presentazione di emendamenti.
La maggioranza si assume sino in fondo le proprie responsabilità. Non accetta che l’ente è commissariato dai revisori. Annuncia il voto favorevole all’att.
Il consigliere Piero Armenia riprende una frase del presidente del collegio quando dice che bisogna avere più rispetto per i revisori dei conti. Ritiene che questo rispetto ci sia anche se qualche volta è mancato, come l’atteggiamento dell’opposizione quando ha lasciato l’ultima volta l’aula facendo mancare il numero legale mentre il collegio stava redigendo il parere. Ritiene che il parere alla delibera è positivo e vede il resto come un attacco politico all’amministrazione.
Il sindaco nella replica ritiene che emergano le scelte politico amministrativo dell’amministrazione che sta governando bene la città rispetto ai servizi che i cittadini chiedono e che vengono dati: dai servizi sociali alla scuola, alle manutenzioni e a quanti hanno bisogno di prime necessità. E’ orgoglioso di questo perché quello che si fa qui non si fa in altra parte della provincia. E’ deluso perché nei partiti di opposizione non c’è dibattito politico a detrimento della crescita e della prospettiva.
Dopo tanti anni i cittadini hanno compreso che la classe politica precedente ha fallito nel suo ruolo.
Questa maggioranza che lavora senza avere riferimenti a partiti di maggioranza a livello nazionale e regionale governa comunque.
I servizi ai cittadini bisogna darli e il Comune li fornisce rispetto ad altri comuni con una tassazione inferiore.
Nelle tassazioni dello IUC, tre tassazioni, è inferiore rispetto a quello degli altri comuni della provincia, malgrado le difficoltà.
Chi ha rinunciato alla Tasi quest’anno dovrà fare i conti con il prossimo bilancio. A Modica ci sono agevolazioni che abbattono il 30% in meno. Queste cose vanno dette per onestà intellettuale.
Al comune di Modica oggi si hanno servizi con un costo inferiore pari a un terzo; dando servizi i cittadini pagano le tasse.
Nel 2012 si sono spesi soldi, senza bilancio approvato, con delibere con parere contrario del responsabile dell’ufficio di ragioneria.
Questa maggioranza prende a cuore le proposte che si orientano a dare servizi essenziali ai cittadini: un sostegno per gli sfratti o il pagamento delle bollette Enel o il pagamento dei trasporti degli alunni delle scuole superiori con agevolazioni o l’accesso ai servizi sociali a gratis per fasce di reddito sull’ISEE.
Tagliando i trasferimenti il governo non può pretendere di poter mantenere il patto di stabilità.
Negli equilibri di bilancio ci sono i numeri precisi sui ruoli.
Ci sono persone che non possono pagare e comunque l’ente sarà costretto a passare i ruoli alla Serit e quindi recuperare le somme con il coercitivo. Sull’aeroporto di Comiso ha inseguito per sei mesi il sindaco di quella città per la costituzione di un Holding a garanzia del futuro della struttura.
Non arrivando una risposta si è tolta la posta in bilancio. L’amministrazione in quindici mesi ha dato servizi alla città.
Rileva che non c’è alcuna proposta dell’opposizione sulla delibera in atto. L’amministrazione guarda a 360° il territorio e chi ci vive fronteggiando le necessità della popolazione.
Per i debiti fuori bilancio l’amministrazione li sta fronteggiando, quelli fatti da altri, ma devono essere certi ed esigibili.
Ribadisce che in cinque anni farà quello che altri non hanno fatto sinora.
Nelle dichiarazioni di voto il consigliere Carmelo Cerruto denuncia che l’amministrazione non si è mai confrontata con l’opposizione in commissione sui documenti economico finanziari.
Il sindaco non risponde nel merito delle cifre che si contestano invece di fare interventi di carattere populista. Annuncia il voto contrario del PD.
Il consigliere Vito D’Antona valuta che il sindaco non l’ha convinto. I comizi del primo cittadino li conosce.
Questo comune negli anni ’90 era il primo in provincia nei servizi sociali; tutto quello che vengono detto ora sono nel Dna della città. L’opposizione aveva proposto di non introdurre la Tasi o prevedere sensibili agevolazioni o riduzioni. Il Comune di Modica è nella media come livello di tassazione.
La Tasi la pagheranno anche quelli delle case popolari e poi si da il sostegno per pagare le bollette dell’Enel.
Il Sindaco non ha ascoltato l’opposizione su questo versante e pagheranno anche i disoccupati anche con famiglie, mentre a Vittoria non paga. Annuncia il voto contrario.
Il consigliere Andrea Caruso dichiara che non potrà essere coerente in quanto i quesiti che ha posto al segretario e al collegio non hanno avuto risposte esaustive. Il suo voto sarà comunque positivo ma si augura che nelle prossime sedute del consiglio ci sia da parte dei funzionari del comune maggiore chiarezza per far si che i consiglieri possano esercitare il loro mandato in modo sereno.
Il consigliere Piero Covato impegna il Presidente del consiglio per la convocazione del civico consesso quanto la documentazione sul riequilibrio sarà pronto nelle date indicate.
Il consigliere Andrea Rizza annuncia il voto contrario perché il sindaco ha fatto solo un comizio senza dare alcuna risposta di merito sulle questioni sollevate.
Si passa alla votazione dell’emendamento presentato dall’amministrazione sulla delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio 2014.
L’emendamento viene votato a maggioranza con 16 favorevoli, con 11 contrari e un astenuto
Si passa alla votazione della delibera così come emendata
La delibera viene approvata a maggioranza con 16 voti favorevoli, con 11 contrari e un astenuto.
La delibera viene dotata della immediata esecutività atteso che l’atto doveva votarsi entro il 30 di settembre u.s.
La seduta viene sciolta.
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