MODA MUSEI ARCHIVI

In occasione della XIV Settimana della Cultura, sarà inaugurato sabato 21 aprile con una mostra-convegno l’Archivio storico dell’Opera Pia Carpentieri, in procinto di essere dichiarato “Bene culturale di notevole interesse storico” ai sensi degli articoli n.10 e n.11 del Codice dei Beni culturali e del paesaggio. L’iniziativa dal titolo “Moda Musei Archivi. Per una storia del costume in Sicilia tra Ottocento e Novecento” è organizzata dal Museo del Costume con il coordinamento scientifico di Salvatore Adorno, docente di Storia contemporanea all’Università di Catania. Questo momento sarà articolato con un convegno presso il Palazzo Spadaro, alle 9,30, durante il quale interverranno illustri studiosi dell’economia, della società e della moda il tutto moderato da Salvatore Adorno. Si inizierà da Carlo Belfanti, docente di Storia Economica, Università statale di Brescia, il quale affronterà il tema della Nascita del Made in Italy, a Elisabetta Merlo, Storia economica, Università “Bocconi” di Milano, che parlerà di Stilismo e industria, fino a Vanessa Maher (Storia e antropologia culturale, Università di Verona, che tratterà di Sarte e sartine a Torino tra Otto e Novecento. E proprio la circolazione delle maestranze tra l’Italia e Sicilia tra Otto e Novecento sarà al centro della relazione di Giovanna Giallongo, Museo del Costume di Scicli, dal titolo Ada Longhi, una sarta di Pistoia a Scicli (1910-1914) che presenta per la prima volta i risultati di una ricerca, condotta sulle carte dell’Archivio storico dell’Opera Pia. La Giallongo ha riportato alla luce la vicenda della sarta pistoiese Ada Longhi, chiamata dall’Opera Pia per istituire a Scicli una scuola di sartoria, aperta sia alle orfanelle del Ricovero sia alle esterne. Una scuola, la sua, che in pochi anni apportò una ventata di grande novità nella moda e nello stile, nella cultura e nella mentalità della provincia iblea agli inizi del Novecento. Nel pomeriggio, alle 16,30 ci si sposterà nei locali di Via F. Mormina Penna 65 per l’inaugurazione dell’Archivio storico dell’Opera Pia Carpentieri. L’Archivio è stato riordinato ad opera di Giovanna Giallongo che se ne è occupata dal 2005 e sarà coronato dall’imminente riconoscimento del “notevole interesse storico”. Contiene documenti importanti per la storia economica, politica, sociale e religiosa della città e del Val di Noto dal 1480 al 1959, suddivisi in tre fondi: Famiglia Carpentieri, Opera Pia Carpentieri, Conservatorio e Asilo infantile Mirabella, più una sezione speciale di Leggi e decreti sulle Opere Pie. L’Archivio permetterà di riservare scoperte ai ricercatori e studiosi di storia locale. All’inaugurazione interverranno Filippo Papaleo, presidente dell’Opera Pia Carpentieri, Gabriele Arezzi di Trifiletti, Casa museo “Tre secoli di moda” di Palermo e Giovanni Calabrese, direttore dell’Archivio di Stato di Ragusa. Subito dopo sarà inaugurata una mostra dal titolo “Scicli attraverso le carte d’archivio” a cura di Giovanna Giallongo e Giovanni Portelli. Si tratta di un percorso tra antiche mappe e documenti dell’epoca, che illustrano la tipologia dei documenti presenti nell’Archivio e raccontano la storia di Scicli. In mostra sarà anche un’inedita cronaca del terremoto del 1693 quando furono distrutti i centri del Val di Noto. Ricordiamo che la mostra resterà aperta fino al 30 giugno e potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30, con esclusione della domenica. L’iniziativa è stata realizzata con il patrocinio dell’Archivio di Stato di Ragusa, dell’Università di Catania – Dipartimento di Scienze umanistiche, della Rete museale della Cultura Iblea, dell’Opera Pia Carpentieri e dell’Associazione culturale “L’isola” e con il sostegno di Hotel Novecento, Agenzia immobiliare Ferraro, Gold Communication  di Scicli, Confeserfidi di Scicli e Antica Dolceria Bonajuto di Modica.

 

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