Migliorare l’accessibilità dei servizi home banking per ciechi e ipovedenti: una nota dell’UICI alla Bapr

La sezione territoriale iblea dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti ha inviato una nota ai vertici della Banca agricola popolare di Ragusa per sottoporre agli stessi la necessità di sanare una serie di disservizi nei confronti dei ciechi e degli ipovedenti clienti fidelizzati dell’istituto in questione.

“Una serie di problematiche che avevamo già sottoposto all’attenzione dell’istituto bancario un anno fa e che non hanno ricevuto ancora alcun riscontro – scrive il presidente dell’Uici Ragusa, Salvatore Albani – meritano di essere riproposte alla luce delle lamentele e osservazioni che quotidianamente riceviamo circa la mancata e difficoltosa accessibilità ai servizi home banking offerti dal sito www.bapr.it oltre ai servizi offerti dall’applicazione online Bapr@mobile sviluppata per smartphone e quelli degli sportelli Atm bancomat. Rendere accessibile un sito internet, un’applicazione o uno sportello bancomat a chi utilizza per necessità lettori di schermo o video ingranditori è ad oggi non solo possibile tecnicamente ed eticamente auspicabile ma è pure previsto dalla legge n. 4/2004. I nostri assistiti disabili visivi hanno richiesto a gran voce che l’Uici Ragusa si faccia portavoce presso la presidenza e la direzione generale dell’istituto bancario affinché si approntino tutti gli adempimenti e gli accorgimenti tecnici ed informatici necessari per rendere accessibile l’utilizzo autonomo dei suddetti servizi, oggi strumenti indispensabili della nostra quotidianità bancaria e finanziaria (consultazione dei cedolini di pensione e/o degli stipendi accreditati, pagamento di bollette di utenze, giroconti e bonifici per i figli universitari, pagamento di tasse e tributi vari, prelievo di denaro contabile, visione del proprio stato patrimoniale, consultazione di estratto conto, ecc.)”.

“In pratica, oggi – proseguono ancora dall’Uici Ragusa – ai non vedenti e ipovedenti iblei, tutto ciò è precluso: occorre avere sempre accanto o un familiare o un amico fidato per accedere ai servizi in questione e attraverso un rapporto fiduciario consolidato potere disporre un semplice bonifico o un giroconto o altre operazioni del genere. Tutto ciò è precluso, come detto, in disprezzo di una privacy personale violata a cui i nostri assistiti ciechi e ipovedenti, e clienti Bapr fidelizzati, devono rinunciare se vogliono utilizzare tali servizi.

Ecco perché sollecitiamo un pronto intervento risolutivo dei tecnici informatici della Bapr per rendere accessibili i servizi in questione e rendere quindi autonomi i clienti non vedenti e ipovedenti iblei nella gestione dei loro rapporti bancari con l’istituto bancario in questione. Siamo ben disponibili a fornire la nostra più completa collaborazione per illustrare, eventualmente, quali le tecnologie a disposizione sul mercato e che potrebbe risultare meglio utilizzare, al fine di raggiungere questo importante traguardo di inclusione sociale che già altri istituti bancari hanno perseguito con successo”.

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