MERCOLEDI’ TREMONTI E MATTEOLI GIU’ LA MASCHERA PER LA RAGUSA- CATANIA

I telegiornali belusconiani si sono scatenati lunedì per tutta la giornata con la notizia di un incontro fissato per mercoledì tra Matteoli e Tremonti (i due maggiori nemici di Ragusa) per stabilire le priorità di finanziamento delle maggiori opere infrastrutturali d’Italia.

Fra queste la Ragusa-Catania presentata dai suddetti organi di informazione con tanto di tracciato in rosso in movimemto a serpentone, ma per ultima rispetto alla Livorno-Civitavecchia ed a tutte le altre strade del profondo nord come ormai si fa sempre nell’era berlusconiana.

Sono rimasto di stucco: ma come Tremonti e Matteoli si incontrano per una cosa che è ormai decisa, per la quale c’è persino la delibera Cipe per il finanziamento con il  cinquanta per cento tra la Regione e lo Stato e l’altro cinquanta per cento del privato, c’è il progetto  di massima e fra poco il progetto definitivo e fra poco la gara d’appalto e fra poco l’inizio dei lavori?

E’ stata una menzogna dunque che tutto era a posto per la realizzazione di un’opera importantissima per Ragusa che non possiede ancora un solo metro di autostrada e soffre per il totale isolamento geografico. Sono state inutili quindi le missioni a Roma, le proteste davanti al Ministero dell’Economia ed all’Anas (c’eravamo anche noi a nostre spese per dare man forte), le marce lente che si susseguono da anni, le proteste del territorio a cui da anni partecipiamo anche noi poveri illusi? 

Era vero allora quanto dicevano gli scettici che i soldi per l’autostrada erano stati prelevati dai capitoli per essere stornati al nord per il pagamento delle multe che la Comunità europea aveva inflitto agli allevatori della padania di Bossi che avevano superato le quote latte fregandosene dei limiti imposti mentre gli allevatori del sud ligi e disciplinati non producevano se non quanto imposto dalla U.E.? Allora erano vere le voci di una colossale presa in giro sulla infrastruttura ormai alla fase finale della realizzazione?

E lunedì sera, quando il presidente Antoci da noi chiamato per verificare la notizia è caduto dalle nuvole, abbiamo provato un senso di sgomento anche noi per la colossale truffa che si è perpetrata alle nostre spalle. Due sono le cose o i soldi c’erano, ci sono e ci saranno ed allora perchè questa riunione a Roma tra Tremonti e Matteoli se tutto era stato, come sapevamo, deciso; oppure i soldi non ci sono più e quindi bisogna rimetterli partendo però quasi da zero, perdendo ancora anni per il ripristino della pratica di finanziamento. In questo caso la truffa, lo scippo perpetrato in silenzio contro Ragusa è ancora più clamoroso e davvero, come dice il Presidente Antoci, dobbiamo fare tutti i ragusani, tutti gli iblei, cose da pazzi.

Chi non lo fa è un venduto ai nemici di Ragusa.

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