MEGLIO TIRARE A CAMPARE ?

 Una delle battute sagaci di Andreotti relative all’andamento stiracchiato dei governi della prima repubblica che si qualificavano in modo creativo e spesso pittoresco “balneare”, “di decantazione”, “ponte” etc. etc. recitava: “Meglio tirare a campare … che tirare le cuoia” .

Ma si sa, si era in un contesto completamente diverso, e poi … alla luce dei fatti,  a parte la sagacia … Andreotti non credo che possa rientrare nel novero dei “buoni maestri” …

 Questo governo nato in modo abbastanza anomalo trova la sua giustificazione esclusivamente nella “necessità” di dotare il paese di un esecutivo in un momento estremamente delicato della nostra vita sociale, schiacciati tra la più pesante crisi economica dal dopoguerra ad oggi e il più basso livello di credibilità della politica.

In un tale contesto,andato a vuoto il tentativo di un “governo del cambiamento” per l’ottusità politica di Grillo, non è rimastra altra alternativa che il “governissimo” …

Va dato atto a Letta che rispetto alle condizioni date è riuscito a metter su un governo di buon livello riuscendo a tener fuori i “guastatori”, ma ciò nonostante ogni giorno il cammino di questo esecutivo è minacciato da una serie infinita di fibrillazioni.

Le cronache di questi giorni sono piene di episodi che testimoniano le difficoltà che ogni giorno incontra questo governo, dalla proposta di legge Giovannini all’affare dell’espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazaco, all’incaponimento sull’eliminazione dell’IMU etc. etc.

In questo contesto peraltro il PDL non trae alcun vantaggio concreto dall’eventuale buona riuscita dell’azione del governo Letta, quindi scarica di fatto sul governo tutte le problematiche connesse ai guai giudiziari di Berlusconi.

Ma anche il PD, alla fine, trova nel governo un comodo parafulmine su cui scaricare le tensioni connesse alla competizione interna per la conquista della leadership.

Per di più, a disconferma di quanto sentenziano molti, ancora esistono vere e sostanziali differenze tra destra e sinistra ed infatti il governo alla fine riesce a trovare solo soluzioni “tampone” o rinvii non riuscendo ad indirizzare in modo “univoco” la propria  azione di governo.

E allora? Questo Governo nato per “necessità”  da l’impressione di non riuscire, almeno per ora, a “fare di necessità virtù”!

Il suo destino è quello di rassegnarsi a far propria la massima di Andreotti?

Spero proprio di no!

In fondo in questo frangente (come hanno dimostrato le recenti elezioni amministrative) a nessuno conviene la crisi di governo; nessuno può essere sicuro che non si crei una maggioranza alternativa, e nessuno ha ragionevole prospettiva di successo elettorale: paradossalmente Letta è molto più forte di quello che appare! Anche facendo violenza alla propria indole “prudente”, Letta ha ampi margini per “osare di più”, e sembra che ne stia cominciando a prendere coscienza.

La prudenza alla fine in questi frangenti non paga!

Lo ha ampiamente dimostrato la storia recente: chi può sostenere che per il PD non sia stato dannoso insediare il governo Monti invece che andare alle urne nel 2011?   

Così come è apparso chiaro come sia stato un errore la campagna elettorale “prudente e moderata” di Bersani che ha portato il PD alla “non vittoria”.

Il Paese ha bisogno di risposte concrete, ma soprattutto coraggiose!

Letta faccia tesoro degli errori recenti e osi di più se vuole ottenere un risultato come governo e preparare poi la strada per la vittoria del centrosinistra. 

“Tirando a campare”, in politica, si differisce solo temporalmente la “tirata di cuoia”!                                                                                 

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