Mattia Ceccato all’Olimpia Milano. Il vice campione europeo approda nel tempio della pallacanestro italiana

Dalla BLS di Bologna all’Olimpia Milano. Il giovane play Mattia Ceccato, 16 anni appena compiuti, approda in una delle società che hanno fatto la storia della pallacanestro italiana.
Mattia, dalla prossima stagione, vestirà la casacca rossa dell’Olympia Milano, la mitica società delle “scarpette rosse”, la più blasonata della pallacanestro italiana, l’unica ad aver vinto, almeno una volta in tutte le competizioni nazionali e internazionali. L’Olimpia ha vinto 30 scudetti, 8 Coppe Italia, 4 Supercoppe e, a livello internazionale, 3 Coppe dei Campioni e altrettante Coppe delle Coppe, 2 Coppe Korać e una Coppa Intercontinentale. È campione italiana in carica.
Mattia approda quindi nel gotha della pallacanestro italiana. Disputerà i campionati Under 17 e Under 19 e la Next Gen Cup, riservata a tutte le società italiane di serie A.
Mattia Ceccato è già nel giro della Nazionale Giovanile italiana. In agosto è stato selezionato dal coach Giuseppe Mangone ed ha partecipato al campionato europeo con la maglia azzurra. Incredibilmente, l’Italia è riuscita a raggiungere la finale contro la Spagna, favorita della vigilia, che ha battuto l’Italia per 77/68. Mattia ha disputato tutte le partite del torneo e nella finale persa contro la Spagna è stato schierato in quintetto ad inizio della partita. Una soddisfazione non da poco per uno degli atleti più giovani dell’Europeo.

Prima del campionato europeo, gli osservatori avevano puntato gli occhi su di lui …

Oggi, dunque, Mattia Ceccato, è vicecampione europeo. Ma gli osservatori dell’Olimpia avevano messo gli occhi su di lui già nella primavera scorsa.
Mattia, comisano, ha mosso i primi passi nell’Olympia Comiso e si è poi trasferito alla Virtus Ragusa. A 14 anni, il grande salto, con la possibilità di approdare a Bologna. E qui non è passato inosservato. In due anni è entrato in nazionale, ha disputato l’Europeo giovanile classificandosi al secondo posto e ora, da qualche giorno, è in forza all’Olimpia Milano.
A Milano, Mattia Ceccato è arrivato accompagnato da papà Davide e da mamma Laura Inghilterra. Davide è stato un cestista e oggi allena a Piazza Armerina; Laura Inghilterra è stata una delle bandiere dell’Ardens Comiso, società di pallavolo.
Mattia ha firmato per la nuova società e lunedì ha iniziato gli allenamenti, guidati da Simone Halabi e Michele Catalani. Insieme agli altri giovani dell’Olimpia vive e alloggia nella foresteria della società e nel frattempo continuerà gli studi. Lascerà l’Istituto tecnico per geometri, dove ha concluso i primi due anni e si trasferirà al Tecnico commerciale.
La scuola è un tassello importante della sua vita, ma nel suo futuro vede soprattutto la pallacanestro. Con la stessa passione che è stata di papà Davide e mamma Laura.

Mattia come stai vivendo i primi giorni a Milano ?
È un’esperienza nuova per me. Mi trovo molto bene con la squadra, con i compagni. C’è una bellissima organizzazione societaria che permette a noi ragazzi di continuare gli studi e, al contempo, di allenarci. I miei allenatori sono Simone Halabi e Michele Catalani.


Che differenza rispetto ai due anni vissuti a Milano ?
Troppo presto per dirlo. Sono qui da pochi giorni. A Bologna sono stato benissimo: ho imparato tanto e sono arrivato in Nazionale. Ma questa è una società più competitiva. Qui sento che si può fare molto di più.
Parliamo della Nazionale. Hai disputato alcuni tornei e poi è arrivata la convocazione per gli Europei. Raccontaci qualcosa dei tuoi giorni in Macedonia.
È stata un’emozione grandissima, un’esperienza unica e indimenticabile. Peccato non essere riusciti ad arrivare primi, a non avere conquistato il titolo di campioni d’Europa.


Il momento più bello del campionato europeo?
L’emozione più forte è stata proprio nella finale. L’allenatore mi ha schierato in quintetto all’inizio della partita. Achille Lonati si era fatto male ed è toccato a me. Ho giocato anche da guardia anche se io sono un play. Ma mi sono adattato. Conosco bene quel ruolo, ho cercato di studiare i migliori atleti e di imparare da loro.


Quale ruolo preferisci ?
Preferisco senz’altro giocare da playmaker.


Quali sono i tuoi obiettivi ?
Migliorare il più possibile. Fare qualcosa di grande nella pallacanestro. Arrivare ai massimi livelli. Ma serve tanta fatica e tanto lavoro. Sono pronto.


In questi anni stai conciliando l’attività agonistica e la frequenza della scuola. Tra qualche giorno inizierai il terzo anno dell’Istituto tecnico commerciale. Cosa c’è nel tuo futuro?
La scuola è importante e ci tengo molto. Ma il mio obiettivo primario è la pallacanestro.


A Comiso hai tanti amici, c’è la tua famiglia. Ti mancano ?
Si, mi mancano. Ma ho scelto questa vita e mi devo abituare. Ho scelto io. E sono contento di aver fatto questa scelta.

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