MASSIMO RUSSO MINIMIZZA I DANNI DI UNA PROTESTA SULLA SANITA’ NEL TERRITORIO

Una giornata interamente trascorsa in provincia di Ragusa da parte dell’Assessore regionale alla Salute Massimo Russo utilizzata in gran parte a limitare i danni di una protesta del territorio per i tagli che specie a Comiso ed a Scicli portano il segno della debacle malgrado le due Unità Operative Territoriali che si sa benissimo cosa non sono ma non cosa sono.

Il mugugno delle due Città “penalizzate” si percepiva al semplice taglio del linguaggio degli interessati che hanno parlato di “funerali” ma che l’assessore ha a sua volta definito lugubre e sicuramente non consono alle reali scelte di politica sanitaria che il piano di riordino regionale ha prodotto con tagli a volte, dicono le forze politiche territoriali, davvero insopportabili. Chi ci perde e chi ci guadagna in questa vicenda che sa di gattopardesca dimensione?

Ci guadagna certamente Ragusa, non ci perde Modica e forse non ci perde nemmeno Vittoria ma sicuramente il declassamento di Comiso e Scicli c’è, checché ne dicano Massimo Russo e Ettore Gilotta. Però se si aggiustano due o tre cose nei due comuni iblei forse il “funerale” non avverrà. Invece a Ragusa dove Russo è arrivato con un bella ora di ritardo sulla tabella di marcia (ma gli impegni erano obiettivamente troppi anche per uno stakanovista come lui) le cose sono andate meglio e poco ci mancava che un timido accenno di applauso si tramutasse in ovazione da parte della claque che magistralmente qualche vecchia volpe dell’asp 7 aveva strategicamente predisposto specie nella circostanza della inaugurazione della Banca Regionale per gli emocomponenti di gruppo raro che il Servizio di medicina trasfusionale del distretto 1 di Ragusa gli aveva magistralmente  preparato con quell’Avis che sa fare le cose per bene facendo arrivare da tutta la Sicilia i vertici del settore.

Anche l’ hospice di Modica è un’altra pagina vittoriosa ma ai tempi di un vecchio direttore generale Ragusa fu avveniristica con la prima struttura dove si pensa alla persona e non solo al malato e che sbalordi, a suo tempo,  anche gli addetti ai lavori. Se si escludono quindi Scicli e Comiso, Ragusa è stata vissuta con poche perdite tanto che Massimo Russo ha potuto promettere al suon deputato locale di riferimento soldi (molti, maledetti e subito) per il completamento del nuovo monoblocco dell’ospedale del capoluogo ibleo. Il resto dopo i “funerali” della sanità “periferica”. (Franco Portelli)

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