MARIO D’ASTA : “PRENDIAMO LE DISTANZE DA QUESTA QUERELLE TUTTA INTERNA AL PD RAGUSANO

Stiamo assistendo in questi giorni all’(ennesima) querelle tutta interna alle classi dirigenti del PD ragusano, questa volta relative alla legittimità dell’apertura di un secondo circolo in città e alla conseguente paventata delegittimazione di quello esistente. 

Non ci interessano queste beghe, né siamo intenzionati a partecipare a dibattiti di questo genere che sembrano appassionare i nostri “maggiorenti”, ma non i ragusani. Sono anni, purtroppo, che la vita del PD è concentrata sui problemi di “posizionamento interno”, mentre la città di Ragusa sprofonda sempre più nel baratro della crisi senza che la classe dirigente del centro sinistra sia stata in grado di proporre un’ alternativa che l’elettorato abbia considerato credibile.

La città è in ginocchio: le strade cittadine si sgretolano (nel vero senso della parola), l’acqua è inquinata, i negozi che chiudono lasciano al lastrico commercianti e lavoratori, il centro città diventa “fantasma”, mentre le periferie sono abbandonate a se stesse, con strade sporche e marciapiedi invasi dalle erbacce e dalla sporcizia, le sacche di povertà in aumento e i problemi degli indigenti, i servizi sociali smantellati, il problema dell’immondizia e dei rifiuti, l’emergenza idrica, il bilancio non in salute, il problema  degli stipendi dei dipendenti comunali, le imprese che chiudono e i problemi del lavoro, il trasporto urbano insufficiente, il turismo e l’agricoltura in crisi; questi e ancora altri i problemi.

“Stop alle polemiche. Qui o si cambia-afferma Mario D’Asta, coordinatore dell’Area Renzi- o si va verso il disastro. Invitiamo tutto il PD all’unità e al senso di responsabilità, a ritrovare le ragioni del confronto per costruire un progetto intriso di contenuti e idee per Ragusa. Lasciamo stare il PD, pensiamo a Ragusa e al suo Bene Comune”.

Si inneschi sin da ADESSO un dibattito che riponga al centro Ragusa e i Ragusani: basta alla cementificazione, Ragusa “Volume zero”,  la riqualificazione del centro storico con la riproposizione del Piano Particolareggiato, pensiamo alle migliaia di persone e famiglie che, già di per sé non solo sovratassate, si vedono giorno dopo giorno sottrarre servizi necessari e sufficienti alla sopravvivenza, costretti a vivere una indecente qualità della vita; la cultura con la presenza di un teatro, legalità e trasparenza, netta riduzione dei costi della politica, stop ai superstipendi dei dirigenti e alle consulenze inutilmente pagate; guardiamo a proposte innovative per l’ambiente ,per i servizi, per la mobilità, per le imprese e per il lavoro

Riteniamo, quindi, che si debba partire proprio dalla costruzione di un modello e da una idea di città alternativa e innovativa, con la individuazione di un programma condiviso, che possa restituire fiducia, speranza e credibilità, che sappia parlare alla testa e al cuore dei Ragusani.

 La coalizione e la figura del candidato sindaco ne sarebbero la naturale conseguenza. Ritenere che sia ancora possibile  utilizzare gli stessi linguaggi,  soluzioni o ragionamenti preconfezionati che rievocano i metodi del passato, significa essere miopi di fronte alla realtà cambiata in cui l’elettorato, che ha perso fiducia nei partiti tradizionali, deve essere riconquistato attraverso l’entusiasmo, il confronto, la partecipazione e la condivisione delle scelte.

 

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