Marcello Medica e altri 15 lasciano il Movimento 5 Stelle a Modica

In 16, tra cui il consigliere comunale Marcello Medica, lasciano il Movimento 5 Stelle di Modica. Si tratta di Corrado Vizzini, Carmelo Baglieri, Giuseppe Baglieri, Nadia Cannarella, Davide D’Ippolito, Francesca Belluardo, Antonio Capriglia, Aldo Cascino, Marcello Di Maria, Gianni Falco, Silvana Grasso, Luigi Leonardi, Marcello Medica, Paolo Montalbano, Giuseppe Paolino, Rosario Puglisi. A seguire il documento e le motivazioni alla base della scelta operata.

Per coerenza e coscienza ci troviamo costretti ad abbandonare il M5S. Per onestà intellettuale, in 16 usciamo definitivamente dal Movimento 5 Stelle, in cui non ci identifichiamo più.

I vertici provinciali, regionali e nazionali hanno mostrato superficialità e indifferenza alle nostre reiterate sollecitazioni e critiche mirate ad aprire un dibattito sui problemi di organizzazione, di deriva verticistica e di trasparenza di cui soffre il M5S.

Come risposta poi al nostro ultimo comunicato stampa, siamo stati espulsi, con immediata tempestività, dalle piattaforme social che da sempre hanno costituito il luogo di confronto degli attivisti del Movimento, alcune delle quali abbiamo contribuito a creare ed animare.

Quest’atto, impulsivo ed autoritario, se da un lato denota indisponibilità all’ascolto, incompetenza, e miope visione politica, dall’altro connota il carattere dirigistico con cui i vertici tentano di mettere al riparo l’arbitrio del proprio operato da legittimi dubbi, osservazioni e critiche sollevati dagli attivisti di base.

Ad ulteriore dimostrazione ne è il fatto che nessuno dei vertici/dirigenti ha ritenuto necessario o opportuno contattare noi, gruppo storico del M5S in provincia e firmatari delle critiche che in ultimo abbiamo reso pubbliche. Soltanto il nostro ex Consigliere comunale, Marcello Medica, unico portavoce eletto nella storia del M5S a Modica, è stato contattato, magari per la sua costante affermazione elettorale ma non tanto per i valori che nel tempo ha saputo interpretare e il suo grande impegno profuso in questi anni a servizio della città.

Il silenzio dei deputati M5S, regionali e nazionali, cui abbiamo recapitato l’espressione del nostro dissenso, ci porta a desumere che nel Movimento essi costituiscono un fronte compatto, dimentico delle originarie esigenze di democrazia interna e di partecipazione di tutti gli attivisti alle scelte comuni.

In tale fronte prevale l’interesse al rastrellamento del consenso elettorale, come avviene in tutti i partiti che un tempo avversavamo, piuttosto che il bisogno prioritario di interpretare e dar voce al crescente disagio degli elettori delusi dal M5S e della massa dilagante degli astensionisti.

Questo malessere noi intendiamo ascoltare e di esso farci carico congiuntamente ai problemi del territorio e dei cittadini a qualunque scala.

Poiché all’interno dell’attuale M5S risulta impraticabile fare ciò secondo coscienza, ci troviamo costretti, per correttezza e onestà intellettuale, ad abbandonarlo.

Liberi da vincoli e freni di partito, assicuriamo quanti ci apprezzano e ci seguono, che potenzieremo il nostro impegno verso un più deciso contributo civico”.

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