È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MANIFESTI INFAMANTI CONTRO IL PARTITO DEMOCRATICO
17 Mag 2012 11:02
A seguito dell’affissione di manifesti recanti affermazioni false e tendenziose, e corredate da fotografie in primo piano dell’on. Pippo Digiacomo, del segretario cittadino del Partito Democratico, Gigi Bellassai, e del consigliere comunale Fabio Fianchino, l’on. Digiacomo ha sporto una denuncia-querela contro la segreteria del partito “Popolo delle Libertà”, firmataria del manifesto in oggetto.
“Il manifesto, nel suo contenuto – ha dichiarato l’on. Digiacomo – oltre a arrecare un danno all’immagine dei Commissari liquidatori appena insediatisi, ne strumentalizza la delicatissima funzione. Tengo a sottolineare che addossare la responsabilità del dissesto finanziario ai tre esponenti del PD, senza alcun dispositivo amministrativo e/o giuridiziario ha il solo scopo di ledere il sottoscritto e il partito di cui faccio parte, sia dal punto di vista morale che, eventualmente, fisico, giacché questo modo così brutale di diffondere informazioni false può arrecare grave pregiudizio alla mia incolumità e a quella di Bellassai e Fianchino”.
“Al lettore distratto o poco informato e, forse, anche disperato – prosegue Digiacomo – si additano falsamente gli artefici del disastro economico cittadino con conseguenze che possono assumere profili di grande, preoccupante delicatezza”.
“L’intento propagandistico teso esclusivamente e gratuitamente a offendere la nostra dignità è testimoniato dal fatto che viene inserito anche il consigliere Fianchino tra gli ipotetici responsabili del dissesto, quando tutti sanno bene che il consigliere Fianchino, nella passata amministrazione, non era componente della mia Giunta, Giunta che – conclude Digiacomo – nulla ha a che vedere con il degrado morale, economico e sociale in cui è piombata la nostra città”.
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