MANDARA’ RISPONDE A MUSTILE

Pippo Mustile, di Sinistra e Liberazione, ha preso di mira il giornale online Santa Croce Web. Il direttore Paolo Mandarà ha affidato anche alla pagine del nostro sito la sua pronta replica:

“Questo signore, che a Santa Croce (per fortuna!) non ha mai visto nessuno e che mai, forse, si è addentrato nei meandri del nostro sito, ha scelto di sferrare l’attacco. Secondo Mustile, la nostra direzione editoriale (Associazione Culturale Axolute) è finanziata dalla Provincia Regionale di Ragusa e nella fattispecie dall’assessorato alle Politiche Sociali. Che Mustile lega in modo palesemente errato, quanto cafone e privo di senso, a chi gestisce il nostro sito o anche a chi vi collabora. Secondo lui è un affare di famiglia. Invece non lo è. E gli spiego il motivo: questa iniziativa editoriale nasce per una passione comune, cioè quella di dar spazio alle vicende di una città spesso rimasta nel dimenticatoio dei media. Da quasi due anni, ormai, Santa Croce Web è diventato il punto di riferimento della nostra città: si è sempre distinta per il rispetto delle parti, per la professionalità di chi vi scrive, per l’atteggiamento di apertura verso le esigenze dei cittadini, che tuttora risultano i nostri unici ‘datori di lavoro’. Perché Mustile, ignorando più o meno volutamente la realtà dei fatti, deve sapere una cosa: a Santa Croce Web non ‘lavora’ nessuno. Tutti coloro che scrivono per il nostro giornale online lo fanno volontariamente, senza percepire un centesimo. Figlio, staffiste e altri membri di associazioni (come li chiama Lei) che collaborano al sito, caro Mustile, non vedono una lira né dalla Provincia né da altri. Più che lavoro, si tratta di autentico volontariato. Svolto con passione e spirito di abnegazione. Per offrire un servizio ai nostri concittadini. Che non meritano, invece, il fango che Mustile prova a gettarci addosso. Farebbe meglio a rifugiarsi nella sua attività politica, sempre più spesso contraddistinta da attacchi sterili nei confronti del ‘nemico’. Ma per capire meglio di chi stiamo parlando, ecco qualche valido esempio:

1)      Nel febbraio 2010 Mustile, con uno dei soliti comunicati stampa preconfezionati, attacca l’ente di Viale del Fante per la scarsa attenzione nei confronti della viabilità: “Bisogna mettere in sicurezza tutta la viabilità della nostra provincia – diceva Mustile – attraverso un opera straordinaria di valorizzazione della risorsa strada che per noi iblei rappresenta lo strumento più importante per muoverci. Non abbiamo mezzi pubblici, non esiste praticamente il treno, non esistono metropolitane extraurbane, non ci sono altri mezzi se non la macchina”. Nel maggio 2010, l’assessore di competenza, Salvatore Minardi, fa approvare e finanziare quattro progetti per l’illuminazione di alcuni tratti stradali provinciali. Mustile puntualmente fa la lagna, mostrando scarsa coerenza con le parole pronunciate qualche tempo prima: “Minardi ha paura del buio (…) Legittima l’attività amministrativa se non fosse che due dei quattro progetti riguardano ampliamenti dell’illuminazione di una strada provinciale che l’Assessore (Minardi, ndr) percorre quotidianamente anche di sera, la S.P. 2 Vittoria-Acate (…) Altro che lavoro collegiale; qui si decide tutto sulla scorta di esigenze concordate personalmente e soprattutto su strade dove l’interesse personale (ci passa tutti i giorni l’assessore e pertanto non ci sono dubbi sulla priorità) diventa l’unico parametro di decisione politica”. Mustile contro tutti e tutto: ci dicesse almeno dove voleva le luci.

2)      Nell’ottobre 2010 Mustile contesta il trasferimento del reparto di Oculistica da Vittoria a Comiso. Per lui è una congiura, la solita congiura: “Trasferire a Comiso un reparto che oggi è considerato, nell’indice di soddisfacimento delle aspettative degli utenti, uno dei migliori di tutto l’ospedale di Vittoria, mi sembra un’azione difficile da capire e soprattutto da fare accettare – diceva appena qualche mese fa – E non per mero campanilismo o per una difesa strenua del territorio e delle trincee che ho sempre considerato una battaglia di retroguardia sia dei Sindaci che degli Onorevoli che di volta in volta cercano di incatenarsi per ingraziarsi il favore dei cittadini”. Ancora nemici, ovunque. I fantasmi aleggiano e lui attacca a vuoto. Chissenefrega delle esigenze territoriali o di capire la provenienza di ogni piccola scelta. Bisogna montare con la polemica.

3)      Nel luglio 2010 Mustile si scaglia sull’assessore al Territorio e Ambiente Salvo Mallia per l’acquisto di alcuni terreni (orientati nella riserva del Pino d’Aleppo) da parte della Provincia Regionale di Ragusa: “Mi è sembrato quantomeno inopportuno che tra i proprietari dei terreni da acquistare a Vittoria ci fosse l’on. Mauro, personaggio pubblico molto noto in provincia ed amico personale dell’Assessore Mallia, e soprattutto ridicola la motivazione scientifica che accompagna e motiva l’acquisto: ovvero la presenza di una specie bulbosa, appunto la muscara gussonei, che è una delle 88 specie protette dalla direttiva Habitat della Unione Europea”. “Perché proprio questa specie e non un’altra delle 87 rimanenti? Perché proprio quei terreni in Cda Buffitella e Importuna e non altri delle centinaia di ettari con presenze di specie della direttiva Habitat da proteggere?”. Già, caro Mustile, potevano chiederti quale specie preferissi. Mallia, però, non si fa intimidire e lo querela: “Le affermazioni contenute nel comunicato del consigliere Mustile – affermava  l’assessore al Territorio e Ambiente – sono offensive nei miei confronti e del ruolo che ricopro, nonché dell’attività da me svolta fin oggi e, sono altresì, lesive del mio onore e decoro e della mia reputazione e dignità morale, sociale e intellettuale, nonché professionale. Per questo motivo, seppur a malincuore, perché rimango dell’idea che la politica vada esercitata nelle sedi competenti e opportune, dinnanzi ad un attacco personale e di questa gravità non posso non tutelare la mia persona e il mio percorso professionale frutto di ben 30 anni di onorata carriera come chirurgo e di circa nove anni di attività politica”.

4)      Mustile, nella stessa nota diffusa ieri, capta che i finanziamenti di alcuni progetti contro alcol e abuso di droghe sono affidati (con sperpero di denaro) ad associazioni per lui non competenti. Sferra l’attacco contro l’assessore alle Politiche Sociali ma dimentica che da un paio d’anni gli sta alle calcagna per far finanziare un progetto contro il gioco d’azzardo (si chiama Game Over) per la ‘modica’ cifra di 29mila euro. Perché ci teneva tanto? Questo Mustile non lo spiega.

Quattro soli esempi bastano per capire come Mustile sia solito evocare gli spettri. Insomma, un uomo contro tutti. Che ha scelto, adesso, di impugnare la spada per scagliarsi contro di noi. Ha mancato il bersaglio in partenza. Il consigliere Mustile è uno abituato a vedere ovunque qualcosa che non va per il verso auspicato (ovviamente da lui). Si erge a paladino della giustizia e attiva discorsi forensi per atterrire il nemico di turno. Senza mai considerare l’ipotesi che svolgere una buona attività politica, fattiva e intelligente, potrebbe tornar utile anche a chi gli ha permesso di sedere a Viale del Fante. Caro consigliere, se le sue accuse sono solo farina del suo sacco avrebbe un po’ da vergognarsi. Se è stato suggerito male da qualcuno, non le resta che scusarsi”.

 

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