MAI PIÙ GIOCHETTI SUI TEMPI PER FAR PASSARE QUALSIASI NOME. SARÀ VERO ?

Attraverso un comunicato dell’ufficio stampa del PdS-MpA giunge notizia dell’approvazione, in Prima Commissione all’Assemblea Regionale Siciliana, sotto la Presidenza dell’On.le Forzese, di un emendamento interamente sostitutivo della proposta di legge in materia di  nomine da parte del Governo regionale.

Si tratta di una modifica alla proposta di Legge n. 127, che vuole introdurre un controllo esercitabile dalle Commissioni sulle nomine di competenza del Governo. L’emendamento votato da maggioranza e opposizione, era stato introdotto dall’on.le Figuccia, del Partito dei  Siciliani MPA e dai rappresentanti del M5S Salvatore Siragusa, Francesco Cappello e Sergio Tancredi.

I toni del comunicato la dicono lunga sulla intenzione, non tanto di esprimere soddisfazione per l’approvazione di un emendamento, quanto di ostentare, assai platealmente, il tentativo di ricondurre Crocetta ad un comportamento istituzionalmente rispettoso delle regole e sottoporre le nomine a basilari criteri di trasparenza.

Un provvedimento preso nel contesto di una riunione finalizzata a rafforzare il ruolo della prima commissione affari istituzionali, ma per cui si riscontra, per esempio, una reazione più sfumata del suo Presidente  Marco Forzese, deputato e presidente regionale dei Democratici riformisti per la Sicilia, che ha parlato solo della esigenza della Commissione di avere contezza delle nomine espresse sia dalla  ragioneria che dalla segreteria generale.

Un messaggio chiaro lanciato al governo Regionale da chi chiede maggiore considerazione nel contesto di alcune scelte.

Nello specificare le modifiche alle norme, – tempi di controllo da parte delle Commissioni che passano da 15 a 30 giorni, in caso di ricorso all’urgenza il Governo dovrà appositamente motivare tale procedura, le nomine potranno essere bocciate dalle Commissione con il voto  della maggioranza semplice, i termini per la discussione delle nomine saranno sospesi nel caso  di imminenza di campagne elettorali e per tutta la durata delle  stesse -, Figuccia ha voluto specificare che si tratta di norme “indispensabili per arginare i continui giochetti del  Governatore Crocetta che,  da quando si è  insediato, di fatto non  ha mai adempiuto all’obbligo del confronto con l’ARS sulle nomine.”

Figuccia spera che “che dietro questo  comportamento ci sia “soltanto” una scarsa conoscenza delle regole  parlamentari ed uno scarso senso di rispetto istituzionale, che  sarebbe per altro già molto grave. Ancor più grave sarebbe però se dietro questi comportamenti del  Governatore ci fosse proprio la volontà di evitare un confronto sulle  nomine e sottoporre le stesse a basilari criteri di trasparenza.”

Il parlamentare, senza peli sulla lingua, invita anche il Presidente dell’Assemblea e la Conferenza dei  Capigruppo “ visto quanto avvenuto in questi primi mesi della  Legislatura,  a dare massima priorità alla discussione d’Aula di questo piccolo ma importante disegno di legge.”

Peccato nel comunicato per questa lodevole iniziativa non si faccia assolutamente cenno ai criteri, che dovrebbero essere assolutamente selettivi e improntati alla estrema meritocrazia in ordine alle nomine di qualsiasi provenienza. Si fa cenno solo a poteri di controllo che si vogliono esercitare, per come sembra, in nome della vecchia politica e dei suoi metodi, conosciuti e non più tollerati.

Un modo come un altro per limitare lo strapotere di Crocetta senza specificare di volerlo fare rientrare nell’alveo di una politica equa e trasparente in tutti i sensi.

Mai più giochetti sui tempi per far passare qualsiasi nome. Sarà vero ?

Principe di Chitinnon

 

 

 

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