MAGISTRATI E FUNZIONARI CRITICI SULLA MANOVRA FINANZIARIA RITENUTA INGIUSTA

Assemblea dei magistrati e dei dipendenti sottoscrittori del «Patto della giustizia» ieri poco dopo le ore 12, con sospensione delle udienze e delle altre attività, per rappresentare al Paese l’iniquità della manovra finanziaria, il grave stato di crisi della giustizia in Italia e l’urgente necessità di vere riforme. Relatori dell’assemblea sono stati il giudice Andrea Reale, presidente della sottosezione di Ragusa e Modica dell’Anm, Giovanni Cassibba, segretario provinciale della Funzione pubblica della Cgil e Gaetano Santoro della FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche). Secondo il sindacato dei magistrati e dei lavoratori la manovra finanziaria è ingiusta, in quanto incide gravemente sul pubblico impiego, senza colpire gli evasori fiscali (già beneficiati da numerosi condoni), i patrimoni illeciti, le grandi rendite e le ricchezze del settore privato, paralizza l’intero sistema giudiziario, scredita e mortifica il personale amministrativo, svilisce la dignità della funzione giudiziaria e mina l’indipendenza e l’autonomia della magistratura. E si tratta anche di una manovra sbagliata, in quanto colpisce in maniera indiscriminata e casuale, senza realizzare quegli interventi strutturali che consentirebbero di ridurre le spese nel settore giustizia e di recuperare risorse per lo Stato, secondo le proposte già avanzate dai sottoscrittori del Patto, e senza incidere sugli sprechi e sui privilegi che aggravano il bilancio pubblico. I magistrati hanno partecipato in massa. Presenti il procuratore capo Carmelo Petralia ed i due sostituti Marco Rota e Monica Monego, ma anche il presidente del Tribunale Domenico Brancatelli, il presidente della Sezione penale Salvatore Barracca, l’ex presidente Michele Duchi e tutti i giovani magistrati. (s.m.)

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