Mafia e estorsioni: in cinque a processo a Ragusa

Estorsione e tentata estorsione in concorso e pluriaggravata al fine di agevolare l’attivita’ del clan ‘stiddaro’. Di questo sono accusati cinque vittoriesi per i quali la direzione distrettuale antimafia di Catania ha chiesto il processo immediato. Si tratta di Gianbattista “Titta” Ventura, Angelo Ventura, Rosario Nifosi’, Marco Nuncibello e Massimo Melfi. La prima udienza e’ stata fissata al prossimo 9 giugno, davanti al Tribunale collegiale di Ragusa.

Il sistema delle estorsioni

Un sistema estorsivo quello contestato dalla Direzione distrettuale antimafia, messo in atto dal 2014 al 2020 nei confronti di un ristoratore; somme di denaro estorte per il sostentamento dei detenuti del clan in carcere, con la minaccia di dare fuoco al locale o messe in atto con la pretesa di non pagare il conto. E la capacita’ intimidatrice sarebbe confermata da recenti sentenze di condanna per tre degli imputati.

Prime condanne già decise

Infatti, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione antimafia “Survivors” (messa a segno nel 2017) e che aveva azzerato il clan stiddaro dei Ventura, a giugno del 2021 il Tribunale collegiale di Ragusa aveva condannato Titta Ventura a 18 di carcere, Angelo Ventura a 13 anni e 7 mesi e Rosario Nifosi’ a 16 anni, considerandoli figure apicali del clan mafioso.

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