LUNEDI’ A RAGUSA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFERMIERE

Anche quest’anno il Collegio professionale Ipasvi non manca l’appuntamento con una giornata speciale. Lunedì 13 maggio, una folta rappresentanza degli oltre 1.800 infermieri iscritti in provincia di Ragusa si ritroverà a Villa Di Pasquale per celebrare la “Giornata internazionale dell’infermiere”. “La salute è un diritto di civiltà”: questo il claim scelto per una iniziativa che ogni anno consente agli operatori del settore di confrontarsi su tematiche specifiche. A partire dalle 9, ci sarà prima un momento formativo curato dal presidente Gaetano Monsù, dai consiglieri Laura Galota e Martina Burgaletta oltre che dal tesoriere Giuseppe Occhipinti che si soffermeranno sullo stato dell’arte delle professioni infermieristiche. L’evento Ecm è rivolto a infermieri, infermieri pediatrici, assistenti sanitari e verterà sulle ultime novità riguardanti l’ordinamento della professione. Dopo il break, la giornata proseguirà, intorno alle 11,30, con un altro momento speciale e ormai distintivo della giornata: la consegna di una targa come riconoscimento a tutti coloro che hanno raggiunto il traguardo dei 25 anni di iscrizione al collegio Ipasvi. Stavolta, sono 65 gli infermieri che saranno premiati. La giornata si concluderà con l’assemblea ordinaria del collegio provinciale Ipasvi in cui saranno assunte le decisioni legate all’ordinaria amministrazione. Domani pomeriggio, invece, al centro commerciale “Le Masserie”, ci sarà un gustoso antipasto. Sempre nel contesto della Giornata internazionale dell’infermiere, i volontari Cives garantiranno ai visitatori l’erogazione di prestazioni minime con la misurazione glicemica e quella della pressione arteriosa. “La celebrazione di quest’appuntamento – sottolinea il presidente Monsù – ha assunto per tutti gli iscritti un significato molto particolare. La nostra categoria professionale, seguendo le orme di Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne, persegue un obiettivo specifico. Fare diventare questa giornata un modo per far sì che la professione parli di sé con i ricoverati negli ospedali, con gli utenti dei servizi territoriali, con gli anziani, con gli altri professionisti della sanità, con i giovani che devono scegliere un lavoro, con tutti coloro, insomma, che nel corso della propria vita hanno incontrato o incontreranno un infermiere. Molti aspetti vanno condotti nella dovuta direzione. E noi stiamo cercando di fornire appieno il nostro contributo”. “La salute è un diritto di civiltà – aggiunge il segretario Luigi Dimarco – non è soltanto uno slogan ma è il punto di riferimento per chi ha intrapreso una professione che da figura ausiliaria, lo era appena nel 1999, si è evoluta sino a diventare, in così poco tempo, una realtà che conta su una specifica formazione in ambito universitario oltre che su un notevole carico di responsabilità. Il collegio Ipasvi garantisce periodicamente corsi di formazione e il consenso ricevuto continua ad essere sempre particolarmente elevato”.

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