L’ultimo addio al proprio animale domestico. Cosa fare quando muore

Il compagno di una vita, un amore da cui è difficile separarsi dopo aver trascorso la quotidianità fra coccole e cure. Chi non ha avuto e chi non ha un animale d’affezione che tiene legato a sé e che, nel tempo, è divenuto la luce dell’anima ed in taluni casi degli occhi? Ebbene arriva il momento in cui la separazione è naturale, è d’obbligo. Che fare, allora, quando muore un animale domestico?

Le regole per separarsi in maniera corretta e legale.

Come primo atto, dopo la morte di un cane, un gatto o di un animale domestico o d’allevamento in proprietà, è necessario informare il veterinario al quale spetta il rilascio del certificato di decesso non dopo aver accertato che non ci sia stato, nei giorni che hanno preceduto la morte, alcun contatto diretto da morsi o un evento da malattia infettiva e pericolosa per la salute pubblica. Spetta al veterinario procedere alla comunicazione del decesso dell’animale all’Azienda sanitaria provinciale al fine di procederne alla cancellazione dall’anagrafe.

Il passo successivo è la sepoltura.

Seppellimento che può avvenire anche nel giardino di casa nel caso in cui se ne possiede uno. Obbligatorio comunque il rispetto delle regole stabilite dalla Comunità europea che ha emanato, appositamente, un regolamento per la sepoltura degli animali. Regolamento recepito dai Paesi che ne fanno parte. Si può scegliere di cremare il corpo e conservarne le ceneri in casa o di seppellirlo in un cimitero per animali, oppure ancora di seppellirlo in giardino, in un terreno di proprietà, a patto che si tratti di un animale da compagnia. Vietato il seppellimento in terreni di proprietà del demanio pubblico.

Il seppellimento in giardino o in un terreno di proprietà. Cosa fare.

Importante verificare che nel terreno scelto non ci siano falde acquifere. Il corpo dell’animale dovrà essere riposto obbligatoriamente in un involucro biodegradabile. Divieto assoluto all’uso di sacchetti di plastica. E’ necessario scavare una fossa profonda almeno un metro e mezzo o due metri. Il passaggio successivo è la deposizione, al suo interno, dell’involucro con dentro l’animale che dovrà essere ricoperto con calce viva ed in ultimo con la terra rimossa dalla sede durante le operazioni di scavo. Compiuto l’ultimo atto della sepoltura l’animale d’affezione non lascerà il proprio padrone che ne porterà il ricordo nell’anima come il più caro degli esseri umani.

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