L’ospedale Paternò Arezzo di Ibla diventa ospedale Covid, al posto del Maggiore di Modica. Lo conferma Razza intervistato da Videoregione e annuncia querela nei confronti del sindaco Abbate

L’ospedale Maria Paterno’ Arezzo di Ragusa Ibla diventerà ospedale Covid al posto dell’ospedale Maggiore di Modica. E’ quanto ha previsto l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza che già ieri aveva spiegato che non si sarebbero persi finanziamenti per Modica. Ma stamani, intervistato in diretta dal direttore di Videoregione, Salvatore Cannata, l’assessore Razza ha spiegato che l’ospedale di Modica non sarà più covid hospital in quanto, con attualmente zero ricoverati, non ha senso tenere “bloccata” l’intera struttura sanitaria modicana impedendo l’erogazione degli altri servizi sanitari ai cittadini. Per questo si è scelto di utilizzare invece l’ospedale Maria Paterno’ Arezzo di Ragusa Ibla dove non c’è il pronto soccorso e dunque in teoria dovrebbe evitare possibili ulteriori contaminazioni.

Sulla propria pagina social arriva la critica del sindaco di Modica Ignazio Abbate: “Ecco quello che temevamo. Il nuovo COVID HOSPITAL è il Paternò Arezzo di Ragusa. Il 10 giugno l’Assessore Razza aveva smentito. Il 9 giugno l’Assessore Razza aveva già firmato il trasferimento. La nuova geografia dei Covid Hospital è stata fatta per tenere conto delle necessità di non far disperdere i possibili finanziamenti per gli Ospedali che hanno ospitato e ospiteranno percorsi separati Covid. In questa geografia l’unico ospedale scomparso è il Maggiore di Modica”. Abbate aveva chiesto all’assessore Razza di fornire rassicurazioni direttamente a Modica in una seduta aperta del Consiglio comunale.

Ed intanto l’assessore Razza ha annunciato che presenterà querela nei confronti del sindaco Abbate: “Il sindaco di Modica, ancora una volta, mente. Ma stavolta mi ha scocciato e ne risponderà all’Autorità giudiziaria. Mesta nel torbido, non comprendendo la differenza tra diverse fasi di pianificazione Covid. Ho detto e ribadito che, per l’ospedale di Modica, l’Asp ha chiesto un finanziamento per la terapia intensiva che vedrà riconosciuto. Ma per lui non basta. Deve dimostrare chissà cosa e ancora una volta commette l’errore di cercare un inutile scontro istituzionale. Ma siccome la propalazione di notizie false per procurare allarme nella pubblica opinione costituisce reato, stavolta mi rivolgerò alla magistratura. Perché non ammetto balle che una qualsiasi telefonata avrebbe potuto riscontrare”. Una rovente polemica.

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