LOREDANA FENOALTEA OVVERO LA CHIAREZZA DELLA PROPOSTA POLITICA

A pochi giorni dalla sua nomina a Commissario Provinciale dei Cristiano riformisti di Ragusa Loredana Fenoaltea non ha voluto sottrarsi ad un improvvisato quanto vero “terzo grado” nella nostra redazione di Poggio del Sole sottoponendosi al fuoco di fila dei nostri cronisti. Sintetizziamo così l’ora di tempo in cui si è è parlato di tutto e soprattutto dell’immediato futuro politico della nostra provincia in relazione anche alla sua presenza nel panorama ibleo.

D. Commissario Fenoaltea da Roma e da Palermo l’hanno caricata di questo gravoso compito dell’organizzazione del Movimento. Non la spaventa?

R. Assolutamente no! Sono onorata di poter dedicare le mie energie per il bene della collettività, ed essendo parte integrante dei Cristiano Riformisti sono entusiasta di intraprendere questo percorso.

D. Abbiamo capito che quanto prima vorrà incontrarsi con i segretari provinciali di tutti gli altri partiti di maggioranza e di opposizione per tracciare, ove possibile, una strategia comune almeno per la difesa ed il rilancio del territorio che molti vogliono a tutti i livelli ancora e sempre emarginato?

R.  Si, al più presto vorrei organizzare un incontro con tutti i segretari provinciali, per ricercare una strategia comune che si basi prima sui valori umani e poi politici. Inoltre vorrei che la scelta del prossimo presidente della provincia, rispecchiasse i valori da sempre auspicati da noi C.R sperando che quest’ultimo sia espressione del centro destra e collabori  con l’onorevole Mazzocchi sia a livello Nazionale sia a livello locale.

D. Da donna non ritiene che tutti i segretari degli altri partiti se potranno cercheranno di evitarle un successo politico a livello personale che tanti aderenti al movimento si aspettano da lei.
R. Come ho già detto non credo che questo percorso sia privo di ostacoli, indipendentemente dal mio esser donna o meno, ma sono sicura di riuscire ad affrontarli con intelligenza e onestà mettendo in primo piano non tanto un eventuale successo  politico a livello personale quanto il bene comune. E’ questo che voglio che i tanti aderenti al movimento  si aspettino da me.

D. Come pensa di “catturare” il consenso politico verso il suo movimento e su quali persone crede di poter indirizzare le sue intenzioni di crescita e sviluppo del movimento stesso.?
R. Catturerò il consenso politico basandomi su dei valori in cui ho sempre creduto:  la famiglia, l’umiltà e l’onesta. Il movimento C.R ha  bisogno di figure che si concentrino sul bene comune, il bene inteso e realizzato senza propri interessi.  Mi aspetto che il consenso politico  arrivi principalmente dalle famiglie cattoliche legate proprio a quei valori  cui accennavo prima.

R.  Quali saranno i suoi atteggiamenti verso gli organismi istituzionali dal Presidente della provincia, ai sindaci ed ai consigli provinciale e comunali? Di attesa , di disponibilità a lavorare insieme di determinata ricerca a far progredire questa terra iblea?
R.Senza ombra di dubbio la collaborazione e la chiave per il rilancio del nostro territorio  è la collaborazione tra tutti i vari organismi istituzionali. Il movimento C.R  lavorerà insieme a queste figure verificando sempre la convergenza dei vari programmi che si proporranno sicuramente e che cercheremo sempre di tenere saldi i nostri principi perchè, citando una frase che sta a cuore a noi Cristiano Riformisti non può esserci vera politica senza etica.

Un punto fondamentale in cui ci impegneremo insieme al nostro Presidente, onorevole Mazzochi, è l’università per noi un punto fondamentale per la nascita del 4° polo.

Punteremo anche sulle piccole e  medie imprese che hanno avuto un ruolo importante nel definire la provincia “l’isola nell’isola”, ma alla fine sono stati abbandonati dalla politica sia Nazionale sia Locale

 

D. Come pensa di conciliare i suoi già gravosi impegni familiari e di lavoro visto che opera con ruoli dirigenti di  primo piano in un’azienda che  richiede, specie in momenti attuali, il massimo impegno?
R. Nella mia vita ho sempre avuto la capacità di conciliare famiglia, lavoro e impegni personali. Se diventando Commissario Provinciale dei C.R.  avessi trascurato la mia  famiglia  o fossi venuta meno ai miei impegni lavorativi, rischiando persino di non adempiere al compito affidatomi, non avrei accettato. Posso affermare dunque di impegnarmi al massimo come donna, mamma, dipendente e commissario provinciale

 

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