Lo spettacolo “Gli invisibili” a Pozzallo ha voluto creare un ponte culturale con i migranti

Giorno 5 agosto l’Istituto Comprensivo “Antonio Amore” di Pozzallo, ha presentato uno spettacolo culturale dal titolo “Gli Invisibili” presso l’anfiteatro del Lungomare Pietrenere con il patrocinio del Comune di Pozzallo e con la collaborazione della Fondazione Migrantes. Lo spettacolo nasce dall’esperienza, vissuta e condivisa, che i nostri alunni hanno avuto trascorrendo del tempo con alcuni ragazzi ospiti del FAMI di Pozzallo, struttura che ha il compito di dare asilo ai minori non accompagnati, arrivati nella nostra Città, ai quali spesso manca il nostro sorriso e in cambio predomina la nostra indifferenza. Scambio di idee e di pensieri, frasi che racchiudono le speranze e le attese di questi giovani migranti che si ritrovano a vivere soli in un paese sconosciuto, senza essere spesso in grado di poter comunicare e socializzare.
Lo spettacolo culturale è stato un momento conclusivo per dare spazio alle voci di coloro che, non per loro scelta, si trovano ad essere pellegrini del mondo, senza una patria ed una fissa dimora. All’iniziativa era presente il Capo d’Istituto, Prof.ssa Veronica Veneziano, che sottolinea: “la serata ha avuto lo scopo di costruire un ponte tra la nostra cultura e quella dei migranti, nell’ottica di una diversità concepita non come un ostacolo ma come un’opportunità per creare autentiche relazioni umane”. “Il nostro Istituto Comprensivo “A. Amore” – spiega la dirigente scolastica Veronica Veneziano – ha voluto dare un volto ed una voce alle tante persone costrette a lasciare la loro terra in cerca di un futuro migliore. La nostra Scuola, infatti, si fa promotrice di una cultura dell’accoglienza nella prospettiva di trovare uno spazio per affermare l’identità di ogni essere umano. L’obiettivo che ci proponiamo è di sviluppare nei ragazzi il pensiero critico, anche in relazione agli accadimenti attuali, in modo che imparino a leggere la realtà, non per sentito dire, ma attraverso i propri occhi. Questo è stato il lavoro che hanno svolto i nostri alunni: un piccolo seme che caduto a terra, porterà molto frutto!”

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